Cernusco: sfida Villa-Toto alle elezioni? Scontro in cc sulla "Stazione in movimento"
Con l’approvazione dell’ultimo consuntivo dell’amministrazione uscente di Cernusco Lombardone il pensiero alle prossime elezioni è stato inevitabile. Da una parte l’endorsment preventivo della sindaca Giovanna De Capitani all’assessore al Bilancio Maria Rachele Villa. Il primo cittadino ha speso attestazioni di stima, che sono suonate come una forma di incoraggiamento a scendere nuovamente in campo, magari per ambire alla fascia tricolore. Parole che potrebbero contribuire a rompere finalmente il soffitto di cristallo e a compiere quel passo in avanti che molti stanno attendendo.

Rachele Villa
“Abbiamo davvero apprezzato il quotidiano e costante impegno dell’assessore al Bilancio Rachele Villa e la sua capacità di trovare sempre soluzioni adeguate alle richieste dei vari Uffici con una chiara e precisa visione delle possibilità date dal bilancio dell’Ente” ha dichiarato De Capitani. Nell’ultimo anno in particolare la sindaca e l’assessore hanno lavorato fianco a fianco nell’affrontare l’emergenza e le scelte pratiche da adottare, nel condividere le posizioni da assumere nella Conferenza dei sindaci e nelle assemblee delle società partecipate. “È stata in questo lungo periodo emergenziale un reale punto di riferimento – ha proseguito il primo cittadino – per confermare e rafforzare i flussi finanziari necessari a soddisfare i nuovi bisogni e ad attivare i nuovi servizi per i nostri cittadini. Un grazie sincero per l’impegno sostenuto, nonostante la fatica e la stanchezza che ci stanno accompagnando in questi lunghi mesi di lavoro. Dopo la necessità di soddisfare bisogni immediati ed urgenti, adesso stanno emergendo necessità e preoccupazioni proiettate sul lungo periodo”. La sfida dunque non è ancora finita, ma l’anno titanico della pandemia è stato il banco di prova, valevole di diritto come lasciapassare per candidarsi al ruolo di protagonista per il secondo atto.
E, al di là delle affermazioni della sindaca che pure contano, pesano i fatti. Quello più paradigmatico riguarda il progetto cardine dell’attuale amministrazione: l’agognata riqualificazione di piazza della Vittoria. Un anno fa, nel mese di maggio, in Consiglio comunale De Capitani aveva fatto presagire l’abbandono della speranza sull’obiettivo piazza. Mondo e priorità erano cambiati, aveva sostenuto [clicca QUI]. C’erano in realtà pendenti la strada sbarrata della Soprintendenza e la battaglia del Comitato “La Vittoria del Parco”, con il suo migliaio di firme raccolte. Qualcosa poi è cambiato e oggi la situazione è ben diversa. È stato approvato e realizzato quello che abbiamo ribattezzato il “Lotto A decentrato” nell’area tra i condomini e verso fine agosto la piazza esterna, quella antistante l’ex Municipio, muterà i connotati. Fioriere, panchine, cordoli e, con l’ultima variazione di bilancio, con 40 mila euro una nuova pavimentazione, quella destinata ai pedoni in granito, dove le auto non potranno più sostare. Sono stati inoltre messi da parte altri 150 mila euro per il rifacimento di quel che resta della “aletta sinistra” dell’ex Municipio, che potrebbe diventare uno spazio condiviso per le associazioni e per i cittadini, al posto degli ex spogliatoi della Polisportiva. Soldi che in alternativa potrebbero essere utilizzati per sistemare l’area del Monumento ai Caduti.
Dalle voci di corridoio che avevamo raccolto, a imprimere questa nuova spinta propulsiva al progetto della piazza – nel bene o nel male, ai posteri l’ardua sentenza – ci sarebbe stata proprio l’assessore Villa. Che avrebbe rassicurato e convinto la sindaca sulla fattibilità dell’operazione, e a cascata poi il resto della Giunta e del gruppo “Insieme per Cernusco”, dimostrando nell’ombra la potenziale tempra da leader. Se non scenderà dal cielo un messia, la papabile nel centro-sinistra è Maria Rachele Villa, anche perché pragmaticamente i tempi iniziano a stringere. Se non ha ancora sciolto la riserva ipotizziamo possa essere perché: 1) non vogliono bruciare troppo presto il nome forte; 2) la diretta interessata vuole evitare lo sgarbo istituzionale nei confronti di chi ancora per qualche mese mantiene la guida del timone; 3) si vuole avere qualche elemento di certezza in più sulla composizione della squadra, attualmente in alto mare, al di là di quanto possano affermare nei gazebo che nello scorso fine settimana e per i prossimi tre o quattro hanno allestito e allestiranno in paese [erano presenti due potenziali candidati in lista, la consigliera uscente Valeria Pirovano e il musicista Gabriele Gavazzi, nel Direttivo della banda di Cernusco, ndr]. Il nome di Rachele Villa è inoltre apprezzato dal promotore di “Un passo avanti”, Giovanni Pelle, e dunque dal Partito Democratico. Le pressioni a candidarsi è indubbio le arrivino in generale da più parti.

Gennaro Toto
Lei, l’assessore Villa, se prima proferiva un categorico “no” all’idea di scendere in campo, da qualche settimana fa intravedere uno spiraglio: “Penso di no”. E nell’argomentare sostiene: “Sto dando una mano, insieme ai componenti della Giunta in carica, per la costruzione della nostra squadra. La mia idea è che ci debba essere un rinnovamento completo, per una lista con persone di una fascia anagrafica diversa, più bassa” asserisce l’assessore 65enne. “Ho a lungo lavorato in àmbito aziendale per la formazione di figure giovani e ritengo che ciò debba avvenire anche per la lista – aggiunge Villa – In questo caso serve inoltre la condivisione di un progetto di centro-sinistra e trovare le competenze giuste per ciascun ruolo”. Cerca di divincolarsi dalle domande sostenendo che vorrebbe spendere le energie per un passaggio di consegne, come stanno facendo gli altri assessori. E infine definisce la sua candidatura una “alternativa remota”. Ma se le si affiancasse un candidato vice giovane, così come il resto della compagine, il gioco potrebbe essere pressoché fatto.
Sul fronte "Cernusco Lombardone Bene Comune", Salvatore Krassowski, ha fatto intendere una sua ritirata dopo un lungo corso nell’amministrazione pubblica. “Per il futuro occorrono persone veramente adeguate – ha dichiarato il capogruppo in Consiglio comunale – Dico subito che io non sono una persona adeguata di modo che non creo delle offese verso nessuno. Quello che si prospetta non mi sembra vada in questa direzione”. Ha inoltre detto che servirà fare informazione e contro-informazione durante la campagna elettorale. Perciò ci si può attendere che dall’esterno eserciterà la funzione di “controllore”, a debita distanza da “Un passo avanti insieme” e da “Identità e Futuro Nostro Cernusco”.

Altro terreno di scontro è sul progetto “La stazione in movimento”, nei locali della ferrovia. Per Toto sarà un bar mascherato che metterà in difficoltà l’attività economica presente a pochi metri. “Non nascondiamoci dietro a un dito. Lo sappiamo tutti che è un bar, con contributi comunali, proprio quello che mancava” ha ironizzato il capogruppo con piglio sarcastico. Tutte accuse da cui si sono smarcati dal lato della maggioranza. Sul progetto di Paso alla stazione ferroviaria, dove i lavori procedono a ritmo rallentato, la sindaca ha replicato: “RFI ha autorizzato la cooperativa ad aprire un’attività senza un bando proprio per la finalità sociale perché andremo ad inserire persone con disabilità – ha affermato De Capitani – Fra l’altro abbiamo fatto più incontri con i titolari del bar Pit Stop proprio per evitare che ci siano conflittualità, ma c’è una collaborazione reciproca e totale. Troverà delle attività che non vadano a confliggere con l’attività commerciale che è giusto che prosegua”. Parole che non hanno affatto convinto Toto, per cui la sindaca ha ulteriormente detto: “Lì si vuole indirizzare una serie di altre attività e quella che lei chiama bar è una caffetteria sociale con delle finalità e un’utenza completamente diversa da quella che si può permettere il bar con l’attività commerciale molto qualificata. Sono due cose diverse che possono completarsi e aiutarsi”.
Altri bersagli di Toto sono stati la riqualificazione del piazzale della chiesetta San Dionigi e l’efficientamento energetico della scuola media a Cernusco. Su quel bando da 1 milione e mezzo il Comune capofila, Lomagna, ha perso il treno in corsa non presentando tutta la documentazione adeguata, lasciando il progetto tagliato fuori. Provocatoriamente Toto ha invitato l’amministrazione a inviare in soccorso a Lomagna personale di Cernusco.
Se dal punto di vista delle critiche si è avuto in Consiglio un assaggio di quello che saranno i temi della corsa alle urne, restano ancora in sospeso le fatidiche promesse elettorali del centro-destra e dunque quali saranno i punti salienti del programma in via di costruzione.
Marco Pessina