La Semina invita l'intellettuale don Pezzini. ''Il passato è noto, ma ha pagato il suo conto''

Non è passato inosservato uno degli ultimi incontri organizzati dalla Semina, prestigiosa associazione nata a Merate da un gruppo di appassionati di cultura e del sapere in generale, che ha all'attivo diverse decine di conferenze e incontri con personaggi di spicco, anche di rilievo internazionale.

Don Domenico Pezzini durante la conferenza con La Semina


Una decina di giorni fa, infatti, ospite di una serata via zoom, è stato l'intellettuale don Domenico Pezzini che ha offerto una riflessione pacata e profonda su Giuliana di Norwich, una mistica inglese vissuta tra la metà del 1300 e gli inizi del 1400. Un "personaggio" da raccontare non alla portata di tutti e che don Pezzini ha sviscerato seguendo una traccia in più punti e con filo conduttore "La luce sulla croce".

La serata, al solito apprezzata per la lucidità dell'esposizione e la sua chiarezza, ha attirato però l'attenzione di qualche lettore che ha chiesto spiegazioni sulla scelta del relatore.

Don Pezzini, infatti, dalle cronache facilmente riscontrabili in rete, risulta essere stato implicato in una storia di pedofilia, conclusasi con una condanna in Cassazione.

Una vicenda per la quale il sacerdote (noto anche per le sue aperture verso gli omosessuali) ha già saldato il conto con la giustizia e che La Semina, da noi interpellata, ha deciso di lasciarsi alle spalle per poter avere con sé l'intellettuale e il suo contributo sulla mistica inglese.

“Il passato di don Domenico Pezzini è noto, e certo non nascosto in alcun modo. Ed in effetti Don Domenico ha anche abbondantemente pagato il suo debito con la giustizia.

La Semina ha sempre apprezzato il valore dello studioso, dello scrittore e del conferenziere. Don Domenico è un intellettuale molto stimato, anche a livello internazionale, come dimostrato dalle numerose e qualificate partecipazioni ai suoi incontri.

Le questioni giudiziarie, ormai passate, non rientrano nelle competenze della nostra associazione e non ci arroghiamo il diritto di giudicare in un ambito che non è di nostra competenza."

Tutto qua. Non ci sembra ci sia altro da aggiungere.


Pierangelo Marucco e Stefano Covino (Presidente)
S.V.

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