Lomagna: gli auguri di pasqua tra i bimbi della materna e gli anziani di Corte Busca
La visita di don Lorenzo agli anziani della struttura
Per ricambiare gli otto ospiti degli alloggi protetti si sono adoperati a fare dei lavoretti che hanno mostrato in un video mentre porgevano gli auguri pasquali. Nel giovedì santo gli anziani hanno incontrato il parroco don Lorenzo Radaelli, che si è congratulato con loro, anche per la capacità di affrontare con forza questo lungo periodo di pandemia. Il sacerdote ha impartito la benedizione manifestando speranza di poter organizzare a breve una messa al centro anziani come era abitudine.
Mantenere vive le relazioni sociali, specialmente tra generazioni distanti, sono un obiettivo e una pratica consolidati da tempo. Ci credono fermamente entrambe le strutture con sede in centro paese. "Siamo contenti del Progetto Intergenerazionale che da qualche anno a questa parte la nostra scuola dell'infanzia organizza col centro diurno del paese e che, negli anni, si è andato sempre più definendo e strutturando. Il progetto si propone come uno spazio ed un tempo in cui ogni bambino ed ogni anziano possano conoscersi, incontrarsi, condividere esperienze che risultano significative per entrambi. L'incontro è visto come preziosa occasione di scoperta del nuovo, di esplorazione e creazione condivisa di relazioni autentiche - dichiara la dott.ssa Isabella Battini, coordinatrice della scuola materna - I laboratori e le proposte hanno l'obiettivo di sostenere occasioni che possano sviluppare capacità e conoscenze, favorendo lo sviluppo dell'intelligenza pro-sociale, stimolando il dialogo interculturale e intergenerazionale, formando quei sentimenti altruistici, emozioni e complicità che sono in grado di innescare i processi di reciprocità".
La responsabile dell'asilo lomagnese evidenzia che in questi mesi è stata fondamentale la collaborazione delle famiglie e dei rappresentanti di sezioni. Un'unione di intenti che ha garantito la continuità delle proposte intergenerazionali. "Il fil rouge delle relazioni non si è spezzato. Anzi si è mantenuto saldo e si è arricchito di nuove modalità di contatto e di vicinanza - conclude la coordinatrice Battini - La speranza è quella di poter ricominciare presto il progetto in presenza fatto di sguardi e voci, contatto fisico e abbracci; la sfida è quella di non fare spezzare questo fil rouge e di renderlo sempre più forte con tutti quei gesti di tenerezza che, in tempo di Covid, diventano preziosi e mai scontati".