Mandic/9: con il dottor Silva in Pediatria si scoprono reflusso gastroesofageo, intolleranza al lattosio e celiachia, in aumento

Il dr. Agostino Silva
Il reflusso gastroesofageo, l'intolleranza al lattosio e la celiachia. Questi i tre importanti disturbi dell'età pediatrica che vengono diagnosticati attraverso appositi test presso la Struttura complessa di Pediatria dell'ospedale di Merate, diretta dal dottor Alberto Bettinelli. A occuparsi in particolare di queste problematiche nei bambini dai pochi mesi di vita ai 18 anni è il dottor Agostino Silva, che ha conseguito nel 2010 l'alta specializzazione in Gastroenterologia infantile grazie alla sua pluriennale esperienza al Mandic. "La maggior parte dei piccoli pazienti all'arrivo in reparto presenta dolori addominali, problemi nell'assorbimento delle sostanze nutritive e scarsa crescita" ha spiegato il dottor Silva. "Per problematiche legate al reflusso gastroesofageo si può effettuare un test chiamato Ph metria, attraverso un sondino che dal naso arriva all'esofago e ne registra il ph per 24 ore. Per eseguirlo il bambino viene ricoverato per una notte, onde evitare che si sfili la cannula, e una volta stabilita la diagnosi è possibile intervenire con la cura". Un vero e proprio "fiore all'occhiello" della Pediatria meratese è la diagnosi della celiachia. "Il pioniere di questo tipo di analisi è stato il Professor Saputo, che a partire dagli anni Sessanta ha introdotto nella sua equipe tecniche diagnostiche all'avanguardia. Anche grazie a lui oggi è comune la pratica della esofago-gastro-duodenoscopia per individuare dall'aspetto dei villi intestinali la presenza dell'intolleranza al glutine" ha spiegato il dottor Silva. "Prima di arrivare a questo esame i pazienti vengono sottoposti ad un esame del sangue in grado di evidenziare la presenza di particolari anticorpi, poi si passa all'osservazione diretta e alla biopsia dei tessuti". La celiachia è una patologia in continua evoluzione e in costante espansione, che spesso si presenta anche molti anni dopo la nascita. "Nel corso degli anni i casi sono aumentati e le forme atipiche si sono moltiplicate, siamo nell'ordine di un malato ogni 100 persone e si conosce solo la punta di un iceberg ancora tutto da scoprire". Il dottor Agostino Silva esegue inoltre il "breath test", esame che permette di diagnosticare l'intolleranza al lattosio dei piccoli pazienti. "Per i bambini, soprattutto molto piccoli, è difficile valutare l'elemento che provoca dolore addominale o stabilire gli effetti di una particolare dieta". Per eseguire l'esame basta seguire un regime alimentare leggero per qualche giorno e non assumere fibre il giorno precedente, arrivando in ospedale a digiuno dalla mezzanotte. Il paziente soffia in una speciale cannula collegata ad un macchinario (donato dalla fondazione Abio per l'assistenza ospedaliera ai bambini) ogni mezzora per 4 ore mentre gli viene somministrato il lattosio. Dall'analisi dell'aria espirata si valuta se è presente l'intolleranza.


"Se le particelle di idrogeno nel fiato superano un certo limite, il bambino è intollerante e va studiata una dieta apposita per lui"
ha spiegato il dottor Silva. Lo stesso test può servire  per evidenziare altre problematiche come il batterio Helicobacter pilori, per il quale è poi indispensabile un'analisi in laboratorio. "La collaborazione con Radiologia, Chirurgia pediatrica e il laboratorio è essenziale per una corretta analisi e quindi una cura efficace dei problemi gastroenterici nell'infanzia" ha spiegato il dottor Silva. Grazie a lui e alla sua equipe a Merate alcuni di questi possono essere diagnosticati e affrontati al meglio.
R.R.
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