IHI charging: in risposta al comunicato della dirigenza
Lo stabilimento di IHI in via Regina a Cernusco
Non saremmo mai intervenuti in questo “ botta e risposta" pubblico se non fossimo stati “ tirati in causa “ in maniera quasi strumentale nell'articolo scritto il 5 Gennaio dal Dirigente IHI, in cui si allude alle nostre dimissioni come un fallimento ed una frustrazione personale “ dell’intervistato “,quale rappresentante di un’organizzazione sindacale: la nostra.
Far credere che le nostre dimissioni siano frutto di delusioni all'interno del nostro sindacato, o peggio ancora di natura personale col suddetto, non corrisponde alla realtà, tant’è vero che nella lettera di dimissioni vengono detti i motivi; noi siamo e restiamo ideologicamente e personalmente legati e appartenenti alla Fim.
È vero che dal 2016 eravamo a conoscenza del calo di volumi del 2020,ma è altrettanto vero che l’emergenza Covid-19 ha complicato un po' le situazioni; è vero che IHI investe in continuazione, ma sono altrettanto vere e crescenti le problematiche con la direzione aziendale: una rotazione maggiore per tutti,( visto l'utilizzo ad oggi della C.I.G COVID-19)oggi più che mai vista la maturazione dei ratei ed istituti in quota ( dal 18 maggio) in modo da non discriminare nessuno,vista poi la giusta politica adottata dalla Direzione, in precedenza e appunto in vista del calo, di rendere tante risorse polivalenti; le spaccature nella trattativa di 2° livello e tutti i contrasti degli ultimi mesi, che vanno a complicare la situazione già incerta e pesante di questo lungo e difficile periodo.
Siamo coscienti esista “il gioco delle parti”, ma riteniamo che, dati i tempi difficili per tanti e l'incombenza dell’emergenza sanitaria,questo sarebbe il periodo di( seppur mantenendo giustamente ognuno il proprio ruolo e compito) essere collaborativi e costruttivi per il bene comune.
Un augurio sincero di Buon Anno e tempi migliori per tutti.
Grazie.
Daniele e Barbara