Santa Maria: assise in Villa ''Semenza'', nel ricordo del disastro del Vajont in quel 1963
Il sindaco Efrem Brambilla
Il salone della villa tardo-seicentesco o inizio-settecentesco, con i suoi 130 mq, è risultato funzionale per posizionare i posti distanziati nel rispetto delle norme anticovid. Quanto al contenuto delle questioni affrontate all'interno del Consiglio comunale, oltre all'approvazione dei verbali, c'è stata l'elezione dei componenti del Consiglio dell'Unione della Valletta, un momento istituzionale importante. A seguito della recente tornata amministrativa a La Valletta Brianza, il vertice politico dell'Unione si è automaticamente sciolto. Dunque la necessità di eleggere i consiglieri. Per Santa Maria Hoè si tratta di quattro riconferme: il sindaco Efrem Brambilla (di diritto), la vice sindaca Miriam Brusadelli, Valentino Scalambra e, in rappresentanza del gruppo di minoranza, Mario Brambilla. Da parte sua La Valletta Brianza ha già provveduto a nominare i suoi nove membri del Consiglio dell'Unione [clicca QUI], il cui insediamento avverrà settimana prossima, giovedì 15 ottobre. Il primo cittadino Efrem Brambilla ha quindi colto l'occasione per congratularsi con i colleghi del Comune limitrofo, certo di una proficua collaborazione da qui alla fine del mandato.
A Consiglio comunale terminato, è intervenuta l'ing. Anna Semenza, che ha aperto le porte della Villa. Parole di stima da parte di Efrem Brambilla: "La loro è una famiglia di ingegneri che ha fatto moltissimo per il nostro Paese". Marco Semenza, nonno della signora Anna, e suo cugino hanno progetto le centrali idroelettriche sull'Adda. Mentre Fabio Semenza, venuto a mancare nel 2016, è stato il primo sindaco di Santa Maria Hoè dopo la separazione con Rovagnate negli anni Cinquanta. Ma è stato anche consigliere comunale a Milano e compare tra i fondatori dello Statuto della Regione Lombardia, quindi assessore regionale ai Trasporti, anni in cui ha ideato il sottopasso ferroviario.
Anna Semenza ha ricordato le condizioni che comportarono il disastro del Vajont: "Erano note le criticità, furono delle morti annunciate. Mio zio chiese di non riempire l'invaso, capì i rischi e morì d'infarto nel 1961. Prevalsero purtroppo gli interessi dell'azienda elettrica allora in fase di espansione. Si pagò l'incapacità di fermarsi davanti alla natura che non si ferma".
Anna Semenza
Anche il segretario comunale, il dott. Valerio Esposito, ha ricordato gli anni in cui lavorò nei Comuni limitrofi ai luoghi della piena, riferendo le testimonianze di chi visse direttamente quei momenti drammatici.
Anna Semenza si è resa infine disponibile a spiegare le caratteristiche della Villa storica con i suoi passaggi di proprietà dal conte Erba di Como, poi unito a un ramo della famiglia di mercanti Odescalchi. Negli anni Trenta del secolo scorso è stata acquistata dal signor Molteni e infine Marco Semenza la comprò all'asta. La proprietaria ha dato la possibilità di effettuare una breve visita alla cantina con le fondamenta di epoca romana e alla chiesina interna alla dimora.