Ponte San Michele, i convogli ferroviari tornano a transitare. Gentile: 'Così durerà 15 anni, poi serviranno i nuovi viadotti'

Più o meno cinque ore dopo il passaggio del primo convoglio ferroviario a distanza di due anni esatti dalla chiusura per lavori di riqualificazione, nell'area del Ponte San Michele si è svolto un vertice tra i sindaci dei Comuni di Paderno e Calusco, Gianpaolo Torchio e Michele Pellegrini, l'AD di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile e l'assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi. Dopo un primo confronto avuto in via Airoldi, davanti agli spazi attigui al cimitero padernese concessi ad Rfi e l'Impresa Notari (appaltatrice dei lavori) per parcheggiare i mezzi di cantiere, il sopralluogo si è trasferito nella piazzola antistante il Ristorante Toscano, dove le autorità presenti hanno osservato uno dei primi convogli percorrere il viadotto in direzione Milano.



Il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio, il sindaco di Calusco Michele Pellegrini,
l'assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi e l'AD di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile


Qui l'Amministratore di Rfi e l'assessore regionale hanno rilasciato alcune dichiarazioni relative al futuro della struttura, i cui servizi sono finalmente tornati a regime con l'unica differenza rispetto al periodo precedente la chiusura nell'impossibilità per le auto di transitare in concomitanza del passaggio dei treni.

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''Sono orgoglioso del lavoro svolto dai collaboratori di Rfi e dell'Impresa Notari'' ha commentato Gentile. ''Hanno lavorato assiduamente, 24 ore al giorno anche nel periodo più duro del lockdown. Siamo riusciti a mantenere fede alla promessa di riaprire con due mesi di anticipo rispetto a quanto preventivato il servizio ferroviario. Ora i lavori proseguiranno fino al prossimo giugno, almeno, ma non avranno nessun impatto sul traffico. Un ringraziamento va sicuramente alla Regione e ai Comuni che hanno collaborato molto, ma anche ai cittadini che hanno dimostrato grande pazienza. Ci scusiamo per il disagio, ma in questo caso la sicurezza veniva prima del garantire i livelli di servizio''.



Uno dei primi treni tornati a percorrere il viadotto in direzione Milano


Poi un accenno ai due ponti che in futuro sorgeranno non molto lontano – stando a quanto finora filtrato – dal San Michele, rimpiazzandolo completamente. ''Come ho detto sin dai primi giorni, in questi due anni, il nostro lavoro è stato quello di restituire a questo ponte, a questa opera d'arte che mi auguro davvero diventi patrimonio dell'umanità Unesco, un margine di vita utile per continuare a svolgere il suo servizio ancora per qualche anno. Nel frattempo sono state elaborate alcune soluzioni che da qui a 15 anni, sia per quanto riguarda il ponte ferroviario che quello stradale, dovranno vedere la luce. Questo è il periodo di vita tecnicamente utile che abbiamo dato al San Michele. Entro tre o quattro mesi individueremo una soluzione che metta d'accordo tutti i vari soggetti interessati''.


L'assessore Claudia Terzi ha invece fornito una risposta per quanto riguarda i tempi di attesa del traffico stradale in corrispondenza dei passaggi dei treni. ''Il ponte nonostante i lavori presenta ancora dei problemi strutturali'' ha spiegato. ''I tempi di attesa del semaforo non dipendono dunque dal servizio, ma è il servizio che si deve adeguare alla capacità infrastrutturale del San Michele. Lavoreremo per ridurre l'attesa e capire se in futuro ci potrà essere compatibilità tra il traffico dei treni e delle auto''.
A.S.
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