Paderno: una settimana al ritorno dei treni sul ponte, preoccupa il rosso al loro transito

Manca una settimana alla riapertura al traffico ferroviario sul Ponte San Michele di Paderno, rimasto interdetto per due anni esatti a causa dei lavori di riqualificazione subìti dal viadotto.

Per quanto ciò possa essere soprattutto per i pendolari un sollievo, dopo tanta attesa, a preoccupare non poco le Amministrazioni comunali del territorio vi è l'incompatibilità del passaggio simultaneo tra treni e automobili, che dal prossimo 14 settembre dovranno attendere che le rotaie sotto di loro siano sgombere per poter oltrepassare l'Adda tra Paderno e Calusco. Il semaforo, perciò, rimarrà rosso durante il transito dei treni, sei in totale nell'orario di punta assoluto, cioè tra le 7 e le 8.30, quando anche il traffico automobilistico è piuttosto intenso ai due imbocchi del Ponte.

''Sappiamo che sarà così da gennaio, da quando ci fu una riunione di servizi con Rfi e altri enti'' ha commentato il sindaco padernese Gianpaolo Torchio. ''Già allora la notizia ci preoccupò molto. Si è provato a chiedere ad Rfi di trovare una soluzione, ma ci è stato fatto capire che non si può proprio fare altrimenti. Terremo sotto controllo eventuali disagi per gli automobilisti a partire dale 14 settembre. Per ora abbiamo chiesto che il transito dei treni e il conseguente semaforo rosso durino il meno possibile''.
Le stesse perplessità le aveva sollevate anche l'assessore di Calusco Massimo Cocchi che in una lettera rivolta ad RFI aveva chiesto chiarimenti in merito, ma anche ''nuove verifiche delle condizioni di staticità del viadotto in relazione alla possibilità di autorizzare il contemporaneo passaggio dei veicoli e dei treni''.
Rfi, al sollecito degli amministratori locali, ha rassicurato spiegando in una nota sottoscritta dall'ingegnere Luca Cavacchioli che ''nei mesi successivi alla riapertura al traffico ferroviario è prevista l'analisi specializzata dei risultati del sistema di monitoraggio definitivo, l’esito completo delle prove e delle indagini sui materiali e i necessari approfondimenti progettuali''. Successivamente, prosegue Cavacchioli, ''potrà essere organizzato un incontro per l'illustrazione delle conclusioni raggiunte sulle modalità e sui limiti di utilizzo dell'opera e valutare la richiesta di traffico contemporaneo sul ponte''.
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