Sartirana, il Sindaco: la mia Giunta non è immobile, abbiamo rinnovato l’incarico al dr. Negri e sfalciato un po’ del canneto

Desolante e triste: è questo lo scenario a cui si trova di fronte chi si reca alla Riserva Naturale Lago di Sartirana in questi giorni. Nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere e tanto meno si sarebbe immaginato una moria di pesci di queste dimensioni. Stando ai tecnici incaricati giunti in loco – è a questi che dobbiamo fare riferimento, non a improvvisati santoni - il fenomeno eccezionale è stato causato da una serie di concause che si sono drammaticamente incastrate tra loro, accentuando una situazione già di per sé critica e provocando questo disastro.

Elevate temperature, scarse immissioni e conseguente ricambio dell’acqua, sommate a vento e temporale che hanno smosso il fondo del lago hanno scatenato un micidiale mix che ha soffocato i poveri pesci che si sono trovati in un ambiente senza ossigeno e con il livello di fosforo alle stelle (10 volte il normale). Si poteva prevedere o contrastare tutto ciò?  Difficile da dire, ce lo diranno sempre i tecnici con cui stiamo verificando gli effetti dell’utilizzo di pompe idrovore. Di certo lo shock è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto mentre già la mattina i valori stavano risalendo favoriti dalla fotosintesi. Ma veniamo al punto delle critiche che si sono levate da più parti riguardo le presunte responsabilità riconducibili alla mia Giunta ed al sottoscritto in particolare.  Il lago è malato si sa; lo si sapeva almeno dal 2002 quando il prof. Alberto Negri, idrobiologo, presentò una dettagliata relazione sulle condizioni in cui versava ipotizzando possibili interventi che le varie giunte che si sono susseguite hanno evidentemente attuato solo parzialmente per svariati motivi che non sta a me ricordare. Cosa abbiamo invece fatto noi in questo poco più di anno di insediamento? Accusarci di immobilismo non mi pare corretto visto che abbiamo da un lato continuato i lavori di sfalcio del canneto per favorire la circolazione delle acque ma, soprattutto, abbiamo rinnovato l’incarico al dott. Negri per riaggiornare il piano di intervento che è stato giusto poche settimane fa presentato al Consiglio di Gestione del lago che, evidenzio, è l’organo deputato a “fissare gli interventi da effettuare annualmente per dare attuazione al “Piano Della Riserva” e per migliorarne la gestione”.  Le opere previste vanno trasmesse entro il 30/9 di ogni anno al Comune e “rivestono carattere di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza”. In altre parole, se motivate, non hanno limiti di spesa per cui eviterei paragoni infelici con altre opere già previste.  Sottolineo altresì che nel Consiglio di Gestione sono presenti membri sia della maggioranza, sia della minoranza, sia dei pescatori, che dei  parchi, per cui se inerzia c’è stata questa non è certamente imputabile esclusivamente alla mia Giunta che comunque si prende sulle spalle anche questo fardello così come ha fatto per l’emergenza Covid. Di certo non ricorderemo questo maledetto 2020 come un anno fortunato!

Alla minoranza di Cambia Merate che chiede “l’immediata messa in cantiere dell’intervento di asportazione dei sedimenti” consiglio anzitutto di non considerare le opere pubbliche con la stessa faciloneria con la quale affrontano i bilanci delle aziende partecipate; li invito poi a partecipare attivamente ai consigli di gestione di cui hanno anche la vice presidenza. Quanto ai 5S, beh di loro ci ricordiamo solo per aver impedito l’ingresso ai cani al lago…      

Ringrazio per l’ospitalità
Il sindaco Massimo Panzeri
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.