Sartirana: altre due motopompe dalla "protezione civile" per dare ossigeno al lago che restituisce morti esemplari enormi

Il presidente Giorgio Fumagalli con l'esemplare di temolo russo
Altre due motopompe messe a disposizione dalla protezione civile di Merate sono state installate al “bagnolo” ed entreranno in funzione nel pomeriggio di mercoledì 5 agosto. Sulle rive del lago di Sartirana da anni non si vedeva un fermento simile per tentare di sanare una situazione ormai in fase terminale.

Un esemplare di pesce siluro lungo 1,90 metri




Dopo le prime due attivate dai vigili del fuoco nella tarda mattinata, sono arrivate queste del gruppo di volontari meratesi, sempre pronto ad intervenire durante i momenti di emergenza e di calamità. Per domani si attende, salvo contrordini, il parco del curone che potrebbe fornire delle “lance” utili sempre a movimentare l'acqua per ossigenarla.





Nel frattempo sul lago continua la raccolta di carcasse con esemplari dalle dimensioni ragguardevoli. Come il temolo russo o la carpa argentata che sono state ripescati al limitare del cannetto, sui 20 kg di peso e che hanno richiesto l'intervento di un paio di persone per poter trasportare sul natante e poi a riva.




Come già detto le specie decimate sono state praticamente tutte, a conferma che non si è trattato di un parassita che, come accaduto anni fa aveva intaccato i lucci risparmiando il resto della fauna, ma di un problema generalizzato che ha colpito tutti i pesci presenti nel lago, anche quelli più resistenti come carpe e tinche, capaci di resistere in ambienti ostili.



S.V.