Osnago: la vitalità dell'Arci "La Lo.Co." è a rischio dopo la chiusura forzata per Covid
A distanza di un mese dalla riapertura dell'Arci La Lo.Co. di Osnago, sabato 25 luglio si terrà la prima cena sociale dall'era Covid-19. "Sarà un modo per contribuire attivamente e materialmente e portare nuove idee" ha commentato il presidente del circolo Marino Scotti.
L'associazione, nota in paese per aver riqualificato i locali della stazione e per le vivaci proposte culturali, non aveva mai chiuso prima del Coronavirus se non nei giorni di Natale, capodanno e ferragosto. In questo 2020 eccezionale, dal 6 marzo al 19 giugno La Lo.Co. ha sospeso le regolari attività.

I corsi in programma sono stati sospesi. Con la collaborazione dell'associazione Alma Alba però sono stati organizzati due corsi online da otto incontri ciascuno per 20 donne in gravidanza. Attraverso i social il circolo ha dato inoltre vita a una serie di appuntamenti digitali. I consigli del knit cafè per lavorare a maglia e uncinetto, lettura di poesie, un momento musicale in diretta per il 25 aprile con il collettivo Emily, le testimonianze dei lavoratori per il 1° maggio.
Poi, in vista della riapertura, i volontari sono stati impegnati nella tinteggiatura delle pareti interne e nella sistemazione dell'arredo sia nell'area di ristoro interna sia nel cortile esterno, riparando i danni subiti dalle bravate di teppisti.

Il messaggio del presidente Scotti non è però una resa: "Insieme a voi vorremmo porre le basi di una graduale e vitale ripresa delle attività ordinarie, nel contesto e nell'osservanza delle disposizioni in vigore. Il miglior aiuto per il circolo è la partecipazione di tutti. Una colazione, un aperitivo, una serata tra amici è il punto di partenza". Per usufruire dei servizi del circolo è necessario essere soci, ma in questa fase dell'anno tesserarsi costa appena 5 euro. Ad oggi la ripresa è cominciata a ritmo rallentato: la sala d'attesa e la sala degli eventi sono ancora inutilizzabili e i fornelli della cucina torneranno ad accendersi non prima della cena sociale di sabato 25 luglio.
La chiusura definitiva de La Lo.Co. sarebbe un duro colpo per Osnago, in quanto perderebbe non solo una pluralità di iniziative culturali di qualità, ma anche un fondamentale presidio del territorio in un'area - quella della stazione ferroviaria - spesso preda di vandalismi e altri fenomeni di degrado sociale. Ne è consapevole Scotti che vorrebbe rilanciare il valore della coesione in un periodo storico di crisi economica che si proietterà per chissà quanti anni. "Stiamo vivendo una realtà che vede un improvviso aumento di poveri, di disagio e disuguaglianze, basta guardarci intorno - ha sostenuto il presidente del circolo - Nonostante questo vogliamo continuare ad esserci contribuendo a costruire un welfare di comunità solido e duraturo per affrontare i problemi che avanzano e continuare ad essere un punto di riferimento per i soci, i cittadini, e per tutto il territorio".
Per chi volesse contribuire è possibile effettuare un'erogazione liberale (detraibile in fase di dichiarazione dei redditi) tramite bonifico bancario. Il contributo può avere natura di singolo versamento o bonifico ricorrente e può essere effettuato sul conto di Banca Etica intestato a Circolo Arci La Lo.Co., IBAN: IT 48 V 05018 01600 000011396678 causale "erogazione liberale".
L'associazione, nota in paese per aver riqualificato i locali della stazione e per le vivaci proposte culturali, non aveva mai chiuso prima del Coronavirus se non nei giorni di Natale, capodanno e ferragosto. In questo 2020 eccezionale, dal 6 marzo al 19 giugno La Lo.Co. ha sospeso le regolari attività.
I volontari in questi mesi però non sono rimasti fermi e si sono messi a disposizione delle nuove esigenze della comunità locale. Coordinandosi tra chat, telefonate e riunioni in videoconferenza, hanno operato a turno per il servizio di assistenza telefonica del call center comunale, attivato per gestire l'emergenza. Nella cucina del circolo hanno preparato i pasti per i soggetti in isolamento o in difficoltà e hanno contribuito alle consegne alimentari.

Poi, in vista della riapertura, i volontari sono stati impegnati nella tinteggiatura delle pareti interne e nella sistemazione dell'arredo sia nell'area di ristoro interna sia nel cortile esterno, riparando i danni subiti dalle bravate di teppisti.
Per tutto quanto svolto nei tre mesi di "chiusura" il circolo non ha ricevuto alcun contributo esterno, né dal Comune né da altri enti. La mancata operatività del bar e delle altre proposte tradizionali ha segnato una pesante riduzione delle entrate, necessarie per affrontare una gestione virtuosa dei locali della stazione. Ed è per questo che il monito del presidente dell'Arci La Lo.Co. preoccupa e fa presagire il peggio: "La crisi economica scaturita in questi mesi di lockdown - ha sostenuto Marino Scotti in un recente comunicato rivolto ai soci - mette a repentaglio l'attuale struttura organizzativa del circolo e, speriamo di no, la sua stessa esistenza". Per concedere un respiro dal punto di vista economico, è possibile che l'unico dipendente del circolo a fine anno si licenzierà.

La chiusura definitiva de La Lo.Co. sarebbe un duro colpo per Osnago, in quanto perderebbe non solo una pluralità di iniziative culturali di qualità, ma anche un fondamentale presidio del territorio in un'area - quella della stazione ferroviaria - spesso preda di vandalismi e altri fenomeni di degrado sociale. Ne è consapevole Scotti che vorrebbe rilanciare il valore della coesione in un periodo storico di crisi economica che si proietterà per chissà quanti anni. "Stiamo vivendo una realtà che vede un improvviso aumento di poveri, di disagio e disuguaglianze, basta guardarci intorno - ha sostenuto il presidente del circolo - Nonostante questo vogliamo continuare ad esserci contribuendo a costruire un welfare di comunità solido e duraturo per affrontare i problemi che avanzano e continuare ad essere un punto di riferimento per i soci, i cittadini, e per tutto il territorio".
Per chi volesse contribuire è possibile effettuare un'erogazione liberale (detraibile in fase di dichiarazione dei redditi) tramite bonifico bancario. Il contributo può avere natura di singolo versamento o bonifico ricorrente e può essere effettuato sul conto di Banca Etica intestato a Circolo Arci La Lo.Co., IBAN: IT 48 V 05018 01600 000011396678 causale "erogazione liberale".
M.P.