Bernareggio: in aula lo studio sugli occhi pollini di via Dante

È arrivato al momento della sintesi condivisa, portata nell'ultimo consiglio comunale di Bernareggio in videoconferenza, il processo di studio approfondito sugli occhi pollini, che il comune di Bernareggio e Aicurzio avevano suggerito nel 2018 a Regione Lombardia. Un procedimento nato sulla scia del risaputo evento dell'estate del 2016 a Bernareggio in via Dante, ma anche di altri precedenti episodi di analoga origine, che vedono nell'area vimercatese, e in generale nell'alta pianura lombarda, un terreno più propenso a sviluppare questo tipo particolare di fenomenologia geologica. Da questa proposta è scaturita un'indagine accurata, che ha coinvolto 15 comuni del vimercatese - con Bernareggio e Aicurzio capifila -, oltre a Brianzacque e ad ATO (Ambito Territoriale Ottimale), per raccogliere informazioni che possano attualizzare il quadro idrogeologico a livello regionale. Indicazioni che possono rivelarsi molto utili, ad esempio, in caso di nuove edificazioni. Tra le azioni concordate nel piano, coordinato da Regione Lombardia, è rientrato anche l'aggiornamento della componente geologica dei PGT dei comuni interessati, con criteri e indirizzi indicati dalla Regione, e della gestione delle acque pubbliche e private in smaltimento nel sottosuolo. Nel corso del consiglio comunale è stato dato conto di quanto fin qui fatto, e delle azioni che saranno portate avanti nei prossimi mesi, per dare concretezza al percorso, grazie al contributo della dottoressa Marina Credali, della Direzione Territorio e Protezione Civile, responsabile della prevenzione dei rischi nella pianificazione, intervenuta durante la riunione. "Stiamo lavorando anche con ISPRA (Istituto Speciale per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per rappresentare una cartografia aggiornata che tenga conto delle nuove rilevazioni fatte, conferendo le criticità evidenziate  dai vari comuni in appositi inventari, e creando una mappa che sottolinei le pericolosità del fenomeno occhio pollino suddivise in 4 zone. Entro la fine dell'anno, o massimo entro il primo semestre del 2021 dovremmo essere in grado di fornire le nuove linee guida per la gestione del fenomeno ai comuni".



Non è questa la soluzione definitiva, di un problema molto conosciuto a livello territoriale in questa fascia, ma un punto di partenza, come suggerito dalla dottoressa, di un progetto in divenire. Su questa premessa si sono innestate tutte le considerazioni degli esponenti consiliari sulla complessa e delicata vicenda di via Dante. I capigruppo di opposizione, Stefano Tornaghi (Lega) ed Emanuela Baio (Vita Nuova per Bernareggio e Villanova) sono tornati a caldeggiare ipotesi risolutive sia per dirimere il fenomeno geologico e le eventuali criticità fognarie (collegate o meno), che l'aspetto tecnico e giuridico dell'episodio di quattro anni fa. Purtroppo sul versante della disponibilità alla contrattazione delle parti nel percorso extragiudiziale, finalizzata ad una proposta di compromesso economico, il sindaco Andrea Esposito, sull'evoluzione del confronto nell'ultimo periodo, ha confermato la resistenza della parte legale del gestore idrico, a sedersi per discutere. Un atteggiamento che sta complicando e non poco i piani, sia dei condomini che dell'amministrazione comunale, consigliata anche dal giudice, nell'ultima udienza di maggio, a formulare una proposta transattiva a beneficio dei rappresentanti della Residenza La Vela, di fronte alla prospettiva probabile che il comune soccomba in aula. Sotto questo aspetto, Emanuela Baio ha chiesto a gran voce all'amministrazione e al sindaco, di fare di tutto per evitare di arrivare alla prossima udienza del 22 ottobre senza una soluzione conciliativa, continuando a sostenere la convocazione di incontri e del tavolo tecnico aperto sull'argomento spinoso. "Dal canto nostro non è mai mancato il supporto e il dialogo con le parti, così come anche il sostegno umano a chi ha vissuto questa tragedia, e mi rendo conto che questo da solo non possa bastare per sopperire alla realtà delle cose - ha commentato il sindaco - proveremo a trovare questo accordo, non ci trinceriamo dietro la risposta negativa di una delle assicurazioni. Questo percorso andrà avanti comunque, consapevoli che quella che siamo chiamati a prendere è una decisione non solo politica, ma che riguarda anche aspetti tecnici e legali, che noi qui non abbiamo le competenze per valutare, ma che vanno tenuti presenti. Se vogliamo trovare il passo in avanti, questo è la continuità del percorso di dialogo costruito con Brianzacque". Un grande interrogativo continua quindi ad aleggiare attorno alla vicenda, così come sull'attribuzione delle responsabilità, dovesse l'episodio alla fine essere ricollegato a criticità idrauliche. Il sindaco ha infatti ribadito una volta di più la posizione forte sulle competenze in merito alla gestione fognaria e alla  sua manutenzione, che rimangono in capo all'ente idrico, e non al comune.
M.L.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.