Lomagna: minacce di morte al consigliere Mauro Sala in una busta recapitata a casa. Solidarietà unanime espressa in aula
Una minaccia di morte è stata recapitata a Mauro Sala lo scorso sabato 27 giugno. Lo ha comunicato lo stesso capogruppo di minoranza al termine dei punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale appena concluso. "Il succo di questa lettera era l'augurio di una morte lenta" ha dichiarato Sala che ha ritenuto di dover informare il Consiglio.

"Mi reputo una persona trasparente, disponibile che fa un'opposizione per me giusta, precisa. Sono quindi pienamente conscio di quello che faccio, anche per amore per la politica, altrimenti non starei in questo posto" ha sostenuto nel suo breve intervento, che ha spiazzato l'aula. Il consigliere ha detto di aver messo a conoscenza i carabinieri e la sindaca in un colloquio privato. "Oramai sono 11 anni che siedo su questi banchi. Purtroppo le circostanze mi hanno messo di fronte a un fatto spiacevole. Io lo chiamo il 'rischio del bene' - ha detto Sala ai colleghi - Quando una persona è sicura di quello che fa, va avanti a fare quello che fa. Questa cosa non mi demoralizza, anche se sono un po' frastornato soprattutto per la famiglia. Però mi dà carica per andare avanti. Certo non è una bella cosa".

Immediata la solidarietà unanime. Il pariruolo di maggioranza Lino Lalli è stato il primo a mostrare vicinanza per il fatto spiacevole appena ascoltato. "Mi sembra doveroso, in qualità di capogruppo, esprimere la mia solidarietà nei suoi confronti. Ha il massimo rispetto - ha commentato Lalli - Non ero a conoscenza di questo grave fatto. Non sono seduto qui da 11 anni, però non mi sarei mai spettato una cosa del genere. Quindi massima solidarietà da parte mia e penso da tutto il Consiglio comunale".

Anche il vice sindaco Stefano Fumagalli ha voluto esprime la propria solidarietà e il proprio sconcerto. "Anch'io da tanto sono qui seduto ed effettivamente mi lascia molto spiazzato questa informazione. Incredibile. Tieni duro e vai avanti più di prima, assolutamente".
La sindaca, in conclusione, ha invitato a tenere informato il Consiglio delle evoluzioni del caso. Ha ringraziato di aver messo al corrente l'assise. "Ci troviamo di fronte al bene che va oltre. Ci fa capire che, nonostante le posizioni diverse, siamo tutti qui a fare del nostro meglio - si è congedata così Citterio - Questo non doveva succedere assolutamente. È proprio sconcertante".

"Non ho avuto la prontezza di esprimerlo in aula, ma ho davvero apprezzato la solidarietà che il Consiglio comunale mi ha dimostrato - conclude il capogruppo di minoranza - Per questo ci tengo a ringraziarlo pubblicamente".

Il capogruppo di Uniti per Lomagna Mauro Sala
Una busta francobollata nella buca delle lettere della propria abitazione, dove Sala vive con la moglie e le tre figlie. Su un foglio, poche righe battute a macchina da scrivere. L'allusione intimidatoria a una "porcillaia" da condividere con bestie affamate. Questa la testimonianza diretta che ci ha concesso telefonicamente il consigliere poco dopo l'assise."Mi reputo una persona trasparente, disponibile che fa un'opposizione per me giusta, precisa. Sono quindi pienamente conscio di quello che faccio, anche per amore per la politica, altrimenti non starei in questo posto" ha sostenuto nel suo breve intervento, che ha spiazzato l'aula. Il consigliere ha detto di aver messo a conoscenza i carabinieri e la sindaca in un colloquio privato. "Oramai sono 11 anni che siedo su questi banchi. Purtroppo le circostanze mi hanno messo di fronte a un fatto spiacevole. Io lo chiamo il 'rischio del bene' - ha detto Sala ai colleghi - Quando una persona è sicura di quello che fa, va avanti a fare quello che fa. Questa cosa non mi demoralizza, anche se sono un po' frastornato soprattutto per la famiglia. Però mi dà carica per andare avanti. Certo non è una bella cosa".

Mauro Sala
Dalle parole del capogruppo di Uniti per Lomagna si è percepito che il tono intimidatorio sia proprio di ambienti malavitosi: "Non mi sarei mai immaginato che sarebbe successo a Lomagna questo fatto, magari da qualche altra parte di Italia. Però ormai penso che tutto il mondo è paese".Immediata la solidarietà unanime. Il pariruolo di maggioranza Lino Lalli è stato il primo a mostrare vicinanza per il fatto spiacevole appena ascoltato. "Mi sembra doveroso, in qualità di capogruppo, esprimere la mia solidarietà nei suoi confronti. Ha il massimo rispetto - ha commentato Lalli - Non ero a conoscenza di questo grave fatto. Non sono seduto qui da 11 anni, però non mi sarei mai spettato una cosa del genere. Quindi massima solidarietà da parte mia e penso da tutto il Consiglio comunale".

L'applauso di solidarietà del Consiglio comunale
La sindaca Cristina Citterio ha proposto ai consiglieri di alzarsi in piedi e dedicare un applauso al capogruppo Sala, a dimostrazione del pieno appoggio nell'affrontare questo momento difficile. Un invito subito accolto dai presenti. "Siamo tutti qui a ricusare e non accettare un tono di questo tipo, qualsiasi sia la motivazione che spero si scoprirà dalle indagini che immagino saranno in corso - ha dichiarato il primo cittadino - Come abbiamo detto no alla violenza e all'odio, no alle minacce. Qui possiamo anche confrontarci in maniera accesa, ma il bene della vita è prezioso e nessuno lo mette in discussione".Anche il vice sindaco Stefano Fumagalli ha voluto esprime la propria solidarietà e il proprio sconcerto. "Anch'io da tanto sono qui seduto ed effettivamente mi lascia molto spiazzato questa informazione. Incredibile. Tieni duro e vai avanti più di prima, assolutamente".
La sindaca, in conclusione, ha invitato a tenere informato il Consiglio delle evoluzioni del caso. Ha ringraziato di aver messo al corrente l'assise. "Ci troviamo di fronte al bene che va oltre. Ci fa capire che, nonostante le posizioni diverse, siamo tutti qui a fare del nostro meglio - si è congedata così Citterio - Questo non doveva succedere assolutamente. È proprio sconcertante".

La pattuglia dei carabinieri all'auditorium di via Roma
Mauro Sala, amministratore di una stazione di servizio, procederà con un esposto verso ignoti. Ci dice al termine della serata: "Non ho nemici né sul lavoro né nella vita privata. Farò un esposto contro ignoti. Per ora ho avvisato le forze dell'ordine e ho notato fortunatamente che stanno passando spesso nei pressi di casa". Una pattuglia di carabinieri si era intrattenuta per mezz'ora anche durante il Consiglio comunale del 1° luglio, che si è tenuto all'auditorium comunale per la presentazione pubblica del bilancio di previsione."Non ho avuto la prontezza di esprimerlo in aula, ma ho davvero apprezzato la solidarietà che il Consiglio comunale mi ha dimostrato - conclude il capogruppo di minoranza - Per questo ci tengo a ringraziarlo pubblicamente".
M.P.