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Scritto Domenica 03 maggio 2020 alle 20:05

Cornate: ruba 130 vasi dalle tombe, refurtiva recuperata dalla Polizia Locale

Ha approfittato della quarantena e dell’assenza forzata di persone, per profanare il camposanto di Cornate rubando ben 130 vasi di rame da altrettante tombe. Un furto a dir poco vergognoso, compiuto in un periodo già doloroso per tutti. Lo squallido personaggio che non ha avuto scrupoli nè per il difficile periodo, nè per la sacralità delle tombe, è però stato colto sul fatto dalla Polizia locale che ha recuperato la refurtiva, mentre il soggetto (altezza medio-bassa e con indosso una felpa grigia, ndr)  è riuscito a far perdere le proprie tracce. La notizia è stata mantenuta riservata per alcuni giorni proprio per non turbare i cittadini dal momento che per ora, con il camposanto chiuso, non avrebbero potuto accorgersene e fare nulla. Con la riapertura prevista da domani, però, la situazione è cambiata anche perché, cosa che farà molto piacere alle vittime del ladro, la refurtiva è stata recuperata e potrà essere restituita.

A far saltare il colpo è stato un cittadino che ha notato dei movimenti sospetti nei pressi del cimitero, segnalando agli agenti della Locale, la presenza di un uomo con una borsa. Considerato che il cimitero era chiuso, era evidente che qualcosa non tornava. Intervenuti tempestivamente sul posto, gli agenti e la comandante, hanno trovato la borsa abbandonata. Mentre questa veniva immediatamente recuperata, sono iniziate le ricerche del sospetto che era stato segnalato, ma sfortunatamente l’uomo era già riuscito a dileguarsi approfittando dei vicoli e delle campagne circostanti. Tornati al Comando, gli agenti hanno aperto la borsa e hanno trovato un piccolo tesoro: circa 130 vasi, di varie dimensioni, forgiati in rame. Un sopralluogo al camposanto ha permesso di appurare che si trattava di portafiori sottratti da alcune tombe che apparivano chiaramente spoglie. Riposti in un luogo riparato e inaccessibile  per evitare che la cosa si ripetesse, gli agenti hanno deciso di spostare e mettere al sicuro anche altri vasi, almeno fino al termine della chiusura forzata del cimitero. Quindi ora mentre continuano le ricerche dell’uomo, grazie anche all’ausilio delle molte telecamere presenti sul territorio cornatese, i cittadini che troveranno le tombe dei propri cari profanate, potranno chiedere la restituzione del maltolto.
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