qualche giorno fa, commentando sui social, un articolo di Brescia today dal titolo : "Coronavirus, in Lombardia si muore in casa, motivi e responsabilità di un fallimento" constatavo, con rammarico, l'assordante silenzio dei nostri sindaci, nel far sentire alle Autorità responsabili, la situazione drammatica della nostra sanità territoriale che l'emergenza Coronavirus ha messo in evidenza : il collasso dei nostri ospedali, la strage dei medici di base, insomma una grande fragilità della medicina territoriale.
"Forse è ora che i nostri sindaci si facciano sentire! Una sanità d'eccellenza, com'è quella lombarda, deve sapersi organizzare anche in emergenza! Pochi posti letto, poche strumentazioni, tante inutili e sterili polemiche col governo centrale, almeno in questo momento. La risposta reale è stata lasciata ai bravissimi medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, che in poco tempo hanno saputo riconvertire posti letto in Covid19 e sono in prima linea a combattere con nemmeno il minimo di dispositivi per poter lavorare in sicurezza. Sul territorio ancora peggio, medici di base soli, senza dispositivi di protezione , costretti ad ammalarsi, parecchi anche sacrificando la propria vita, per dare una mano a chi, chiuso in casa, vede i propri cari portati via in pochi giorni. Perché ostinarsi a non voler curare i pazienti a casa, perché non fare tamponi a chi, nelle loro case ha i sintomi della malattia, ai familiari che li accudiscono? Altre regioni ci provano, magari non si otterranno risultati, ma ci provano. Perché la nostra no? Forse c'è un valido motivo...Chiediamo solo di saperlo."
Ancora oggi, da parte di molti sindaci, abbiamo grandi comunicati sulla contrarietà alla pulizia straordinarie delle vie cittadine (seppur potrebbe essere di dubbia utilità), ma nessun segnale in tal senso!
Eppure per costruire una sanità efficace e vicina alla gente bisogna ripartire proprio dai territori: dai medici di base, dagli operatori sanitari e dai Sindaci!
Oggi leggo, sulla sua testata, una riflessione del dottor Dario Perego, medico di base, nonché ex sindaco di Merate: come non condividere ogni sua parola!
Concordo pienamente, questo non è il momento delle polemiche, ma il momento dello stare insieme, del fare scelte condivise, dell'unire le forze per far fronte comune contro questa emergenza. E' il momento di mettere in sicurezza gli operatori sanitari, quelli ospedalieri e quelli operanti sul territorio, è il momento di accogliere la richiesta di aiuto della popolazione che deve poter essere curata, pur dovendo rimanere al proprio domicilio.
Non dimentichiamo, però, passata l'emergenza, la fragilità del sistema sanitario lombardo, fatto sì di eccellenze ospedaliere, ma sicuramente da rivedere e rinforzare nella sua componente territoriale.
E qui, il ruolo fondamentale dovrà essere necessariamente dei Sindaci.