Il problema centrale, a mio parere, è che siamo ancora qui a investire su strade quando abbiamo un sistema ferroviario al tracollo, pur col doppio binario (che però non ha un incrocio da Usmate a Calolzio). Che senso ha allungare una strada che piomberebbe comunque in una zona abitata vomitando addosso migliaia di automezzi leggeri e pesanti quando con molta meno spesa si potrebbe trasformare la linea Milano-Monza-Lecco-Sondrio in una metropolitana di superficie. La regione sbandiera l'investimento di 1,6 miliardi per 176 nuovi treni. Usi anche i 2 o 3 miliardi del prolungamento della Est per raddoppiare il numero di nuovi convogli e aiutare i comuni a realizzare ampi parcheggi custoditi (almeno da un efficiente videosorveglianza).
E poi il problema della circolazione non riguarda solo l'asse Milano-Valtellina. E la Milano-Bergamo-Brescia via Carnate? Prima di subire di nuovo il disastro economico provocato dalla chiusura del San Michele non sarebbe il caso di costruire un nuovo ponte accanto?
E più nello spicciolo, un paio di sottopassi alla Sernovella e a Ronco, fattibili in un anno, non rappresenterebbero un bel respiro per migliaia di automobilisti che vi transitano ogni giorno?
Peraltro, siamo concreti e raziocinanti: con i tempi italici 16 chilometri in sotterranea non saranno pronti prima del 2050, ben 24 anni dopo le olimpiadi. Non ci credete cari amici?
Vediamo i precedenti: 1) l'attraversamento di Lecco fu progettato nel 1966 e inaugurato nel 1999; 2) Il by pass interrato della Lecco-Bergamo, tra Rivabella e Calolzio di 2,4 chilometri ha visto la posa della prima pietra nel 2012. E siamo ancora lì ad aspettare i soldi dell'Anas. 3) La variante di Cisano, di cui si parla da 30 anni, è stata progettata nel 2006 al costo di 25 milioni. E siamo ancora lì. Nel frattempo il costo è lievitato a 45 milioni.
E poi i soldi chi ce li mette? Non la provincia che non riesce neppure a asfaltare le sue strade; la Regione? Dubitiamo molto, impegnata com'è a sostenere la sanità pubblica prossima al collasso (a meno che non sia questo un obiettivo....!); lo Stato? Impossibile per ragioni evidenti a chiunque. Tre miliardi sono poco meno del 10% di quanto il MEF sta rastrellando per sterilizzare l'aumento Iva. Pensate che dirottino una cifra simile per la Usmate-Olginate?
Per concludere, la mia personale opinione e che sia opportuno mettere da parte i progetti faraonici. Quelli hanno come scopo di far parlare in un numero infinito di convegni tanti relatori, spesso ben retribuiti. Ma mentre si parla del nulla sotto vuoto spinto i soldi vanno altrove. In progetti meno irrealizzabili e, soprattutto, meno costosi.
I sindaci raccolgano il vostro invito di andare in Regione: ma per reclamare un trasporto ferroviario degno di una delle zone più produttive di un Paese civile. E' il solo modo per alleggerire il traffico distruttivo di nervi e territorio. E ridare aria a un ambiente già fin troppo inquinato.