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Scritto Domenica 04 agosto 2019 alle 15:17

Lomagna:la proprietà Sernovella fiduciosa sulla ex RDB. ''Vogliamo tagliare il nastro''

È una storia senza fine quella del comparto di via Giotto a Lomagna. 45 mila mq complessivi immersi nel Parco del Curone per i quali era stato pensato un progetto su misura per Fiocchi Munizioni. Una settimana fa la notizia dell'abbandono di ogni proposito da parte della storica azienda lecchese. Non si farà il deposito di bossoli e inneschi, al centro di attenzioni e mille polemiche. Crollano tutte le certezze, ne resta in piedi una: il nome della proprietà che cerca di reggere la forza d'urto. L'Immobiliare Sernovella che nel giro di pochi giorni ha stipulato la convenzione urbanistica con il Comune di Lomagna (relativa al Piano Attuativo già approvato dalla Giunta comunale) e rescisso il contratto privato con Fiocchi Munizioni. E ora quale sarà il destino dell'area dismessa?


«Abbiamo chiaramente accusato il colpo, ma la nostra intenzione è di andare avanti. Abbiamo già la convenzione con il Parco per le opere compensative da realizzare, garantite anche da fidejussioni, e che vogliamo portare a termine. Dobbiamo rimboccarci le maniche con più voglia ed entusiasmo, andiamo avanti rispettando la convenzione con il Parco e il Piano Attuativo dell'amministrazione comunale. Vogliamo tagliare il nastro». Sono le parole rassicuranti e fiduciose di Piero Crippa, a nome della società di costruzioni proprietaria del comparto. Tutti gli impegni assunti con il Comune e il Parco vedevano come soggetto promotore Sernovella, e non l'azienda bellica che sarebbe subentrata solo in un secondo momento. E da parte della proprietà l'intenzione non è di tirare il freno, anzi. «Stiamo preparando un piano di lavoro per organizzare gli interventi - spiega l'imprenditore Crippa - A settembre partiremo subito con degli interventi, soprattutto con la demolizione dei piazzali esterni e altre demolizioni parziali. Una delle prime cose sarà sicuramente smaltire l'amianto».

L'altro fronte su cui si muoverà il gruppo immobiliare è poi quello di trovare un operatore interessato che sostituisca il blasonato nome di Fiocchi, per voltare definitivamente pagina. Il target è quello di un'azienda strutturata del territorio, per svolgere un'attività produttiva, che potrebbe generare una cinquantina di nuovi posti di lavoro, un numero certamente superiore rispetto a quanto si prospettava con il deposito di munizioni (non oltre le trenta unità). «Non sarà facile trovare in breve tempo un'azienda che sostenga un investimento così importante - confessa Piero Crippa, ma aggiunge anche - Siamo però fiduciosi perché il sito si trova vicino ad arterie stradali principali. Poi il progetto che abbiamo realizzato è particolare, con capannoni immersi nel verde e che seguono criteri speciali. Cerchiamo una società qualificata che recepisca il nostro progetto». Qualche modifica sugli edifici non di rilievo per accontentare le esigenze dell'operatore andrà apportata, ma l'idea - puntualizza l'imprenditore - non è di frazionare il comparto per destinarlo a più utilizzatori. L'assetto estetico generale sarà mantenuto. Troppo presto avere già un nome, ma conta di sfruttare le reti di relazioni tessute in anni di esperienza nel settore. «Abbiamo notato che ormai le aziende strutturate sono molto attente alla qualità dei progetti, confezionati su misura, ed è quello che vogliamo fare nel rispetto del Piano Attuativo. È ciò che contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, se situato fra l'altro in un posto più gradevole e bello, in mezzo al verde».

Il piede è pronto sull'acceleratore, l'ottimismo non manca. Molto dipenderà dai tempi della burocrazia per aggiornare le carte al nuovo contesto che si verrà a delineare.
M.P.
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