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Scritto Martedì 03 maggio 2011 alle 07:56

Giovani comunisti e la contestazione a Formenti

I Giovani Comunisti di Lecco hanno partecipato convintamente alla cerimonia per la celebrazione del 25 Aprile, consci del fatto che l’antifascismo cui dovrebbe essere ispirata la nostra Repubblica, non deve essere celebrato solo durante le ricorrenze. E’ evidente il tentativo di svuotare la Resistenza dal proprio significato, equiparando le vittime ai carnefici, insistendo sulla “pacificazione”. Le dichiarazioni di Nava ne sono intrise. E’ in questo contesto che va ricollegata la nostra contestazione simbolica durante il discorso del Vice-Presidente della Provincia di Lecco Formenti: mostrare al politico della Lega-Nord i volti di più di trenta Partigiani della 55° brigata Partigiana Rosselli caduti per la libertà significa, a nostro avviso, denunciare apertamente le politiche reazionarie del centro-destra che Nava cosi bene incarna e che, sfruttando un clima di crisi sociale e politica, spingono per la parificazione fra repubblichini e partigiani.

In merito alla questione della famigerata lapide e’ bene ricordare  che la storia, i fatti,  raccontano ben altro che di innocenti “trucidati”; raccontano infatti di una fucilazione motivata dalla Legge di Guerra e inflitta ai responsabili del vile atto codardo e d’imbroglio, l’esposizione della bandiera bianca, nella battaglia di Casa Panzeri in via Como a Lecco del 26 aprile, per segnalare la resa, incondizionata, e che invece vigliaccamente fecero ancora fuoco uccidendo 2 partigiani usciti allo scoperto e ferendono altrettanti. I Repubblichini a cui la lapide è intitolata furono fucilati per questo! Non furono vittime di rappresaglia ma pagarono per un’azione vile.

E poi ha ragione Anghileri, i morti non sono tutti uguali: chi combatteva dalla parte di una dittatura feroce e barbara non può essere messo sullo stesso piano di chi combatteva per la liberazione e la democrazia.

Noi crediamo, al di la della retorica vuota dell’unità della memoria e del superamento delle divisioni, che ancora oggi sia necessario resistere. La Resistenza non è un ricordo vuoto di un passato lontano ma per noi è un dovere attuale, per continuare ad opporsi al fascismo strisciante di governo che colpisce libertà sociali ed individuali togliendo linfa vitale alle nostre scuole pubbliche, colpendo i diritti di chi lavora, ricattando un’intera generazione con la precarietà , creando guerre tra poveri contro i migranti. Altro che una triste memoria da superare!

Il 25 Aprile gli studenti, i giovani, i lavoratori e le lavoratrici, la Lecco solidale, viva ed antifascista si è ripresa le città, mobilitandosi contro i rigurgiti neofascisti! Continueremo a rilanciare l’unità di tutti gli antifascisti e delle forze democratiche del paese, per difendere ed attuare la Costituzione nata dalla Resistenza e continueremo a combattere contro il revisionismo storico e il qualunquismo etico di chi non riesce, o non vuole, distinguere il giusto dallo sbagliato.  Anghileri invece dimostra di saper distinguere e allora se Nava vuole definirlo un “cattivo maestro” sia! Ma noi ne vorremmo molti di più di maestri così.

Giovani Comunisti Lecco, i giovani di Rifondazione
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