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Scritto Mercoledì 19 giugno 2019 alle 17:19

Ronco: in archivio la prima festa delle chiocciole a Cascina Amore

Una "prelibata" produzione di nicchia, insaporita da gustose attività collaterali a tema. Ad aprire le porte del suo allevamento di lumache a curiosi alla ricerca del classico diversivo del weekend, sabato pomeriggio, in un limbo di pace di Ronco Briantino denominato Cascina Amore, ci ha pensato Cinzia Chieregati. E l'occasione della prima festa delle chiocciole organizzata dai conduttori si è rivelata buona, davvero in tutti i sensi, per scoprire i tanti segreti dietro ad una pratica, l'elicicoltura, nell'area vimercatese poco sperimentata sul campo. In questo contesto rurale e rilassante, gli ospiti del pomeriggio hanno potuto testare le varie proposte del menù "della casa".

A cominciare dall'ascolto delle varie operazioni che richiede la produzione "homemade" della lumaca. Un'esperienza che l'azienda ha avviato tre anni fa introducendo il primo "lotto" di molluschi, della specie Helix Aspersa, per circa 22mila esemplari. L'habitat di allevamento è costituito da recinzioni dotate di reti basse che permettono quantomeno di limitare numericamente la fuga degli esserini dall'ambiente in cui vengono mantenuti. Le chiocciole sono poi prelevate quando necessario, anche se mai in quantità dozzinali, per finalità legate alla ristorazione e alla produzione di cosmetici biologici. Può essere prelevato l'animale "intero", come anche soltanto la proverbiale "bava di lumaca", un concentrato di sostanze nutritive e rigeneranti. Di interesse per l'ambito della cosmesi è, nella bava, la presenza di sostanze, tra cui vitamine e proteine, con azione antiossidante e idratante. A partire dalla materia prima a portata di mano, l'azienda ha dato così vita ad una linea di prodotti cosmetici (esposti durante l'evento) che comprende tra le altre, creme per le mani, creme corpo e viso, siero viso. Il processo di estrazione della bava avviene nel primo periodo, in cui le lumache vengono messe appunto in un luogo aerato, per farle spurgare correttamente.

Trascorsa questa prima fase di circa una settimana, vengono chiuse in celle frigorifere, fino ad un massimo di tre mesi. Periodo utile per poterle acquistare, rimetterle al fresco, ed utilizzare, dopo il quale normalmente muoiono. Non ci sono periodi dell'anno specifici per la raccolta, tenendo presente come indicazione, che il loro letargo è doppio, e dura circa da ottobre a marzo, con una parentesi estiva, ad agosto. E accanto alla parte informativa sull'allevamento, sabato gli ospiti hanno potuto naturalmente apprezzare anche il prodotto al palato, con degustazioni e consumazioni a base di lumaca. L'evento si è rivelato in definitiva un ottimo strumento per la conoscenza un po' più dettagliata di un mondo spesso immaginato distante, e un buon viatico per la sua futura riproposizione.
M.L.
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