A cinquecento anni dalla morte, Leonardo torna ad affacciarsi sull'Adda. Alle 14 del 1 maggio una scultura voluta dall'amministrazione comunale verrà inaugurata alla "Rocchetta", santuario in Comune di Paderno d'Adda, sulle alzaie del fiume che il Genio Vinciano aveva studiato cinque secoli fa..
A realizzarla è stato Andrea Gaspari, artista eclettico, che ha già concluso la sua opera. Accanto a lui ci sarà Fiorenzo Mandelli, custode del santuario, dal quale era arrivata l'idea originaria. Finanziata dall'amministrazione, la manifestazione aprirà gli appuntamenti dedicati al Genio Vinciano. Nello stesso pomeriggio un concerto, con prove aperte, del Coro Glap.

La programmazione per ricordare la morte del grande artista-scienziato, continuerà a Cascina Maria, con incontri sulla storia del Naviglio e gli studi di Leonardo sull'acqua. Ospite a Vaprio di un discepolo, Francesco Melzi d'Eril, Leonardo aveva percorso a lungo le alzaie, arrivando anche a Lecco, alla Valsassina e alla Valtellina.
A grandezza naturale, la scultura è in cemento fibro-rinforzato. Sotto il braccio, Leonardo tiene un rotolo di disegni. Con l'altra indica il fiume, con le sue rapide, che scorre sotto il santuario, che nell'epoca di Leonardo, a Paderno, esisteva già. Fortificazione romana, location che aveva la funzione di vedetta sul guado del fiume, qui confine con la Repubblica Veneta, la Rocchetta era stata costruita nel 1352, grazie al finanziamento di Bertrando da Cornate. Sostenitore peraltro, anche del Duomo di Milano.

Aperto al culto, il santuario era gestito dagli agostiniani. Dopo la metà del 1500, verificati problemi di gestione delle offerte, il cardinal Borromeo lo affidò alla Parrocchia di Porto d'Adda. E' aperto, ogni giorno, grazie a Fiorenzo Mandelli, che fa da guida sull'intera vicenda storica. Del resto che Leonardo qui fosse "di casa" è cosa nota.
Lo testimoniano i disegni del Codice Atlantico, nonchè, sostiene qualcuno, lo sfondo della "Vergine delle rocce", nelle due versioni conservate a Parigi e Londra. Non solo, negli scritti di Leonardo viene citato il Molino del Travaglia, del quale si possono ancora trovare le mura di fronte alla scala della Rocchetta. Noto è anche il disegno usato per la copertina del Decreto Pagnani, ovvero i rilievi che nel 1516 i Dodici di Provvisione ("tecnici" lombardi ndr) avevano realizzato per Francesco I° di Francia, allora governatore di Milano, nonchè primo finanziatore, con 5mila scudi d'oro del Naviglio di Paderno.
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