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Scritto Martedì 26 aprile 2011 alle 09:06

Un 25 aprile quotidiano!

Non poteva scegliere giorni migliori Cristiano De Eccher, parlamentare PDL, in passato responsabile del gruppo neofascista Avanguardia Nazionale, per depositare in Parlamento, insieme ad altri 5 deputati, un disegno di legge che prevede l’abolizione della XII Disposizione transitoria e finale della nostra Carta, quella che vieta “la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto Partito Fascista”. La sua idea ha incontrato grande sdegno da parte di numerose forze politiche e sociali. Tuttavia, lo sdegno non è sufficiente! La proposta di De Eccher  è l’ennesima espressione del clima politico e sociale, che caratterizza l’Italia governata da Berlusconi: l’esecutivo targato PDL-Lega ha impresso una svolta reazionaria alla propria legislatura, varando una serie di riforme strutturali, che vanno ad intaccare le fondamenta della Costituzione della Repubblica. Sono sotto attacco l’istruzione pubblica, la cultura, i diritti dei lavoratori, il potere giudiziario. Persino la recente aggressione imperialista alla Libia, per interessi economici e geopolitici, è una palese violazione dell’art. 11 della nostra Carta costituzionale. L’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea in cui più alto è il tasso di disoccupazione giovanile, dove vengono compressi diritti politici e sindacali, con la connivenza di sindacati gialli e forze politiche trasversali. Il recente aumento dei flussi migratori nel nostro Paese, inoltre, ha scatenato il populismo xenofobo della Lega Nord.
Tutto si riconduce, a nostro avviso, allo stesso filo conduttore! L’antifascismo cui dovrebbe essere ispirata la nostra Repubblica, viene celebrato solo durante le ricorrenze, ed in modo ipocrita dalle istituzioni, che tentano di recidere le istanze classiste ed il protagonismo del movimento operaio nella Guerra di Liberazione nazionale: si tenta di svuotare la Resistenza dal proprio significato, equiparando le vittime ai carnefici, insistendo sulla “pacificazione”, istituendo date che celebrano la propaganda nazionalista e filofascista, come il 4 novembre (festa delle forze armate) e il 10 febbraio (celebrazione delle vittime delle foibe).
 E’ in questo contesto che i Giovani Comunisti di Lecco  parteciperanno e invitano a partecipare, al corteo istituzionale che si svolgerà il 25 Aprile, da piazza Manzoni, per riprendersi la città ed una celebrazione, che non sia liturgica, ma quanto mai viva, rilanciando con le nostre proposte un immaginario collettivo per un’alternativa di società: nessuna agibilità politica alle organizzazioni neofasciste, sempre più legate al centro destra istituzionale, mobilitazione continua contro il fascismo strisciante di governo che colpisce libertà sociali ed individuali, stop ai bombardamenti umanitari sulla Libia, oltre che, per quanto riguarda la nostra città, rimozione della targa commemorativa allo Stadio Comunale  dei 16 repubblichini lecchesi, fucilati in tempo di guerra, per avere ucciso partigiani dopo avere alzato bandiera bianca.
Riprendiamoci le città! Mobilitiamoci subito contro i rigurgiti neofascisti ed il governo Berlusconi! Il 25 aprile rilanciamo l’unità di tutti gli antifascisti e delle forze democratiche del paese, scendendo in piazza per difendere ed attuare la Costituzione nata dalla Resistenza!


Giovani Comunisti Lecco, i giovani di Rifondazione
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