
Don Federico con la domestica Amalia
È un racconto ricco di ricordi quello che il sacerdote perugino Don Mario Cogliati ha tracciato del cugino Don Federico Perego, calchese di nascita e “comasco” d’adozione, ad un mese dalla sua scomparsa, sul notiziario parrocchiale di San Zeno. La pubblicazione ospita spesso scritti su religiosi del territorio venuti a mancare, e sebbene Don Federico abbia trascorso a Calco l’infanzia e la giovinezza per poi intraprendere il suo cammino di sacerdote guanelliano nel comasco, il legame con il suo paese di origine è rimasto forte con i suoi parenti e coetanei. Don Mario ha voluto narrare non solo gli incontri più significativi della vita del cugino, ma anche
“le sfumature del suo buon cuore di cui erano sempre intrisi i suoi modi di fare, non sempre convenzionali e quindi non sempre compresi anche dagli stessi amici”. Don Federico Perego nacque a Calco, località Gaeta, il 1° aprile 1931, da Nino Perego e Palmira Cogliati, entrambi sarti. Figlio unico, le religiosa madre si augurava di vedere quel figlio, donatole dal Signore in età avanzata, divenire sacerdote. Il piccolo Federico trascorse la sua felice infanzia giocando e lavorando insieme ai cugini, sotto lo sguardo vigile di mamma Palmira, di zia Ernesta e di Don Giuseppe, dove la madre lavorava come domestica. Intrapresi gli studi guanelliani a Como, nel 1956 Federico portò con sé il cugino Mario a Chiavenna, dove continuò gli studi teologici. Nel 1960 fu ordinato sacerdote a Como da Monsignor Bonomini, con grande gioia da parte dei familiari e del parroco calchese Don Masanti. Durante i primi anni di attività guanelliana Don Federico tornava spesso in Brianza portando vettovaglie che spesso acquistava in Svizzera all’anziana madre e alla zia, e un pensiero per i tanti parenti e amici sparsi per il territorio cui portava un pensiero e da cui otteneva, con il suo accattivante sorriso, benefici per la sua missione guanelliana tra i ragazzi prima, e per la parrocchia di Colonno poi. Negli anni Settanta, dopo la morte dell’amata madree poco dopo della zia, Don Federico a seguito di incomprensioni con i “superiori” lascia la Congregazione e sceglie di entrare in Diocesi. Una scelta sofferta che lo portò in un primo periodo a Santa Maria Hoè, dove solo con l’appoggio di amici e del vescovo di Como Mons. Ferrarono superò il primo difficile momento dalla separazione della congregazione. Grazie a lui Don Federico rimase comunque legato alla terra guanelliana, approdando nella parrocchia di Colonno nel 1976. Lì restò a fare il parroco per ben 35 anni. Mantenendo vivi i rapporti con gli amici guanelliani, Don Federico si dedicò con zelo e fedeltà alla gestione di due parrocchie (Colonno e Sala Comacina) con l’aiuto della fedelissima domestica Aamalia, che divennero i suoi paesi di adozione e luoghi della sua missione pastorale. A Calco non mancava mai di fare ritorno, per onorare le tombe dei suoi genitori e salutare parenti e coetanei. Il 2 marzo 2011 il suo cuore affaticato ha smesso di battere, un mese di prima di compiere 80 anni e dopo aver celebrato, a settembre 2010, il suo 50° anniversario di sacerdozio. Don Federico Perego riposa a Colonno,
“suo paesello d’adozione, come lo chiamava lui” scrive Don Mario.
“Perché quando si guida una comunità per tanti anni ci si sente padre e un padre non abbandona mai i suoi figli”.
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