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Scritto Venerdì 22 febbraio 2019 alle 16:30

La politica (e non la famiglia) è il mio campo di critica. Risposta a Valsecchi padre e figlia

Illustrissimo Direttore
Se questa società dovesse compensare le sofferenze dei poveri con la gloria dei ricchi, sarebbe schifosamente ingiusta ma avrebbe un suo senso. Non è così. Non di sole azioni vive l'uomo
Ho visto la missiva di replica del cittadino Remo Valsecchi. Ha diritto sacrosanto a una risposta che se mi è concesso, fraziono in due parti.
In due parti perché non riesco a completare totalmente l’orbita delle parole del signor Valsecchi.
Ho detto nella mia esposizione di ieri che i suoi calcoli erano corretti mi chiedevo se fossero anche giusti non algebricamente ma nella sua fondamentale risultanza finale.
Invero dire che le Amministrazioni pubbliche hanno visto dimezzato, in pochissime settimane, di più nei fatti immediatamente dopo la fusione il valore delle loro partecipazioni in Acsm-Agam per una cifra da far tremare i polsi, 33 milioni di euro era e è vero, cifre e conti sono lì benissimo esposti la risultanza non poteva essere che un giudizio negativo, anche se non esposto se non scritto. Un giudizio.
In definitiva ho seguito il filo di Arianna in questo labirinto che ha con competenza illustrato il signor Valsecchi, e è un senso unico obbligato.
Per stare ai numeri 1+1 fa 2. Sempre.
Affermare che “non ho mai ipotizzato incompetenza, frode, dolo o interesse personale per gli amministratori che hanno votato a favore per il semplice motivo che non compete a me alcun giudizio e, mai, mi permetterei di esprimerlo o di ipotizzarlo” è più un gesto nobile che concreto. Posso dire che quel filo invece mi sembra evidente? Una conseguenza lapalissiana? Come si può esporre quel ragionamento tanto più  con competenza e fermarsi sulla soglia? Voleva essere una overture forse a me sembra più un’incompiuta.
La seconda frazione della risposta di cui ha ancora più diritto il signor Remo Valsecchi è di carattere personale. Non voglio dire che su sua figlia c’è un equivoco ma di fatto un eccesso di interpretazione. Non avevo nessuna intenzione ne mi permetterei mai di diffamare nessuno addirittura mi sarebbe impossibile chi non conosco minimamente e per più ragioni personali. Per la mia parte con evidenza per ciò me ne duole e me ne scuso pubblicamente con lei e tramite lei con sua figlia.
Vorrei dopodichè sforzarmi di sottolineare che il voto del Comune di Olginate come degli altri a favore che ho tratto dalla lettura della stampa non dai verbali delle delibere di cui non ho nemmeno idea di come averne accesso portavano naturalmente a trarre non conseguenze sbagliate a priori (nemmeno giudizi personali) ma le uniche possibili con quegli elementi che erano i soli che si avevano.
Invero che non un consigliere di minoranza o maggioranza ma la Giunta ha dato parere positivo a un’operazione che apprendo da lei abnorme e sbagliata. Apprendo ora che sua figlia nelle vesti di “assessore” consigliera al bilancio si è astenuta.
Un fatto apprezzabilissimo e che le riconosco ma non è alquanto anomalo che un provvedimento di tale rilevanza trovi l’opposizione almeno moderata del responsabile e illustratore della proposta?
Non vorrei qui aprire un nuovo gomitolo del labirinto ma essendo così enorme il danno che si prospetta per i Comuni perché continuare un’esperienza politica se nemmeno i propri componenti della maggioranza hanno ritenuto utile seguire il parere del proprio esperto?
In ultimo continuo a riporre fiducia nello Stato e nel pubblico. Io riaffermo che i colpevoli se ci sono nei conti espressi dal rag. Valsescchi restano i consulenti incaricati di redigere il Piano non la politica.
E riaffermo in forza del verbale che ha allegato nella sua missiva il signor Valsecchi che non si misura tutto in titoli di borsa, mi trova concorde questo passaggio “L’aggregazione societaria consente di delineare un disegno imprenditoriale di ampio respiro destinato a produrre valore nel tempo per gli azionisti delle società e per i territori di riferimento creando le condizioni per migliorare i servizi pubblici e di pubblica utilità in genere, nonché le attività collaterali relative al soddisfacimento di bisogni e alle esigenze della collettività e per valorizzare il presidio territoriale e la tutela occupazionale”.
Distinti Saluti



Ill.mo Direttore,
una manciata di e anche meno alla missiva di replica della signora Roberta Valsecchi. Due errori speculari non fanno nessun errore.
Comprendo che altresì involontariamente io non abbia usato eleganza per muovere di riflesso critiche al suo operato, e per ciò lei abbia a ragione almeno un poco di diffidenza nei miei riguardi ma non ho mai detto che suo padre non sia competente nei temi che espone. Tutt altro. Dalle sue missive direi che è più competente di moltissimi altri che siedono in posti apicali. Non ho mai detto di capire di bilanci e di delibere. Nevvero però il contrario come lei invece mi attribuisce: "Le dirò che, contrariamente a Lei, Remo Valsecchi è una persona competente e che si impegna molto: lo sanno tutti."
Non ho mai detto in primo luogo perché non la conosco nemmeno che lei non è competente. Mi sovviene solo assurdo politicamente non professionalmente che la delegata al bilancio di un comune non trovi ascolto nel suo stesso gruppo di maggioranza su un tema così rilevante e economicamente dirompente. tutto e solo questo,
Gradisca se può i miei migliori saluti e ancora le mie scuse per la mia prima missiva. Torno ai miei nipoti.
Fabio Colombo
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