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Scritto Venerdì 28 dicembre 2018 alle 10:10

Merate: i sindacati lanciano l'allarme per la situazione dei lavoratori dell'ist. Frisia

Carichi di lavoro pesanti, personale a ranghi ridotti e con mansioni inferiori rispetto a quelle previste, turni "spezzati" e la mancanza di un accordo aziendale rispetto al contratto nazionale di lavoro. E' la situazione dei lavoratori dell'istituto Frisia di Merate dipinta dalle sigle sindacali della funzione pubblica di CGIL e CISL che con un comunicato hanno lanciato una sorta di grido di allarme per puntare l'attenzione sulla struttura, definita di "eccellenza" del territorio, che merita più investimenti.
Ecco il comunicato in forma integrale con la versione dei sindacati
Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche o precisazioni.

L'ingresso dell'istituto Frisia
Triste festa di Natale per i dipendenti del Frisia di Merate; sotto l’albero le lavoratrici e i lavoratori della storica struttura meratese, afferente al Pio Albergo Trivulzio di Milano, troveranno solamente incertezze.
Incertezze rispetto al futuro della struttura assistenziale; ormai sono anni che assistono all’inesorabile depotenziamento degli organici, infatti i piani assunzioni non riescono a coprire neanche il turn-over dei pensionamenti.
Il personale interno, già in forte sofferenza visto l’aumento dei carichi di lavoro e unito al progressivo invecchiamento della popolazione lavorativa, si è fortemente ridotto. Si stima che tra il 2010/2018 circa un terzo dei posti letto è gestito da personale in appalto a una cooperativa sociale.
In questi anni, il contenimento dei costi disposto dal Trivulzio ha prodotto effetti negativi in particolare presso la struttura meratese: sono stati introdotti turni “spezzati” per coprire la carenza di organico. Il turno notturno della portineria è stato abolito con aggravio del personale infermieristico che deve provvedere a lavori non pertinenti a discapito dell’assistenza ai ricoverati. Gli operatori sanitari sono anch’essi adibiti a mansioni inferiori (allontanamento  dei sacchi rifiuti e biancheria sporca) sempre a discapito dell’assistenza.
Ad aggravare la già complicata situazione si è aggiunto l’atteggiamento assunto dalla direzione aziendale a livello centrale rispetto alla contrattazione di secondo livello. Dopo circa 10 anni di assenza del contratto nazionale di lavoro non si è ancora riusciti a giungere ad un accordo aziendale, ancora una volta si sta perdendo l’occasione di introdurre i miglioramenti organizzativi previsti dalla nuova disciplina contrattuale
Le segreterie FP CGIL di Lecco e FP CISL Lecco/Monza, con il presente comunicato, intendono lanciare un grido di allarme sia rispetto alle condizioni lavorative sia per l’incerto futuro a cui è destinata la struttura meratese.
Riteniamo che il Frisia di Merate sia una struttura di eccellenza del nostro territorio, che merita più investimenti sia sul personale sia rispetto alla struttura.

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