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Scritto Mercoledì 05 dicembre 2018 alle 10:12

Aicurzio in lutto per la morte del suo ex sindaco Abele Biffi

Abele Biffi
Un intero borgo in lutto per la scomparsa di Abele Biffi. Ex primo cittadino della vecchia guardia democristiana, dal 1956 al 1990 (un piccolo record), fu l'uomo delle acquisizioni e dei restauri ai più caratteristici e invidiati gioielli culturali del passato aicurziese. Un'attività di grande lungimiranza anche ai fini della conservazione della memoria prestigiosa delle nobili famiglie che hanno lasciato un solco profondo nel piccolo paesino del vimercatese, rendendolo ancora oggi, di fatto, uno dei più iconici dell'area.
Su tutti, Villa Malacrida, la sede del Municipio; Villa Paravicini, attuale sede della biblioteca comunale e del Museo degli Usi e Costumi; e la Casa degli Umiliati. Con la sua capacità professionale, riconosciuta da più parti, ha avuto il merito di riportarli, tra l'inizio degli anni "70 e i primi anni" 90 al loro antico splendore, evitando di disperderne l'ingente patrimonio culturale e artistico dei secoli passati in essi custodito. Un'opera di conservazione oculata anche dal punto di vista economico, quello sempre "sotto osservazione speciale" dei contribuenti. Ebbene, anche in questo Biffi fu molto attento.
Tutte opere che, come suggerito anche dal sindaco Giammarino Colnago, che ha portato le condoglianze personali alla famiglia di Biffi, oggi, nello spazio di poche migliaia di metri quadri, aicurziesi e turisti possono ammirare camminando tra i vicoli del borgo. Uomo politico molto amato da tutti, le sue esequie saranno celebrate venerdì 7 alle 14.30 alla presenza dell'amministrazione in forma ufficiale.
M.L.
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