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Scritto Martedì 30 ottobre 2018 alle 13:05

Maltempo: danni pesanti per l'agricoltura e l'allevamento. Il bilancio di Coldiretti

Sono state 24 ore terribili, che hanno messo in ginocchio l'agricoltura lariana dall'Alto Lago, al Triangolo Lariano, alla Brianza, con particolare recrudescenza nel Lecchese. Pioggia, vento, e addirittura un tifone che si è abbattuto tra Rogoredo, Montevecchia e Lomaniga. "Un autentico fortunale" commenta il presidente di Coldiretti Lecco Roberto Magni, floricoltore. E sono proprio i vivai e le colture ortoflorovivaistiche a subire una quota consistente del "bollettino danni", che interessano però anche le strutture (tetti scoperchiati, coppi caduti ovunque), mentre ad Abbadia Lariana sono andati distrutti alcuni vigneti.

Danni alle serre, a Lomaniga di Missaglia

Tra le imprese colpite ci sono anche quelle di Ettore Toso (Molini Tibis, Rodero) e Giovanni Mazzucotelli (Res Naturae, Introbio), entrambi poche settimane fa finalisti agli Oscar Green regionali. Nessuno di loro si è scoraggiato, Mazzucotelli ha pubblicato le foto dei danni subiti anche sulla sua pagina Facebook, e la prima frase è un esempio del coraggio con cui, ora, affronta la situazione: "Ed ora si ricostruisce... #nonarrendersimai".
"E' stata una nottata terribile" racconta Toso. "Piante cadute, una serra scoperchiata, i teli della pacciamatura strappati... inoltre, 20 cm di acqua nei box dei nostri animali, per fortuna tutti salvi. La nostra azienda è nel punto più basso della valle, quindi si è convogliata all'improvviso una grande mole d'acqua. C'è stata molta paura. Ed è stato persino difficile tornare a casa, dato che anche le strade del vicino territorio erano bloccate da altre piante cadute. I danni? Li stiamo quantificando, parliamo comunque di diverse migliaia solo per la nostra azienda".

"Una serra è stata completamente distrutta ed è finita nei prati vicini - commenta Mazzucotelli - e tutte le coperture sono andate perdute. Per noi è un danno enorme, abbiamo perso due serre intere... E successo durante la notte... tanto, tanto vento, faceva paura. In più, non riusciremo certamente a riaprire il vivaio per il ponte di Ognissanti, e la mancata vendita dei fiori rappresenterà sicuramente un danno ulteriore".
Nel bilancio dei danni rientrano anche quelli subiti da un allevamento di polli nel Meratese dove il vento ha divelto i finestroni: i titolari dell'azienda agricola sono riusciti a salvare i loro animali solo grazie a tempismo e sangue freddo.

I danni registrati a Introbio

"Si susseguono le segnalazioni da ogni angolo delle due province - commenta il presidente interprovinciale Fortunato Trezzi - e i nostri tecnici sono al lavoro per il necessario monitoraggio. E' ancora presto per quantificare i danni, ma le foto parlano da sole: le strutture sono divelte e la forte acqua che si è riversata sul territorio dopo un mese di ottobre secco ha trovato terreni induriti che, quasi ovunque, non sono riusciti ad assorbirne l'urto e che, di conseguenza, si sono allagati. Ora si temono ripercussioni gravi per la crescita delle piantine di frumento e degli altri cereali autunno-vernini".

Vigneti distrutti ad Abbadia

Continua, intanto, a salire il livello dei fiumi, molti dei quali vicini all'esondazione: corsi d'acqua che, a valle, attraversano la Pianura Padana e vanno ad alimentare il Po che Altissimo il livello dei fiumi che scorrono nelle nostre province verso la pianura fino al Po, che è già salito di oltre 2,5 metri nelle ultime 24 ore per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo.

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