Fabio Tamandi e Alfredo Casaletto
Dato che la legislatura volge al termine speriamo di avere il piacere di ascoltare le voci delle consigliere Fiorenza Albani e Isabella Cogliati anche nell'Aula alta, oltre che nelle commissioni. Futuro incerto.
Fiorenza Albani e Isabella Cogliati
Federica Gargantini è balzata tra i banchi della Giunta con una promozione non certo inattesa. Ha ringraziato il Sindaco per la fiducia rilevando come il passaggio del testimone con Giusy Spezzaferri sia stato difficile, molto difficile, per l'impegnativa eredità. "Allegria, partecipazione, impegno, tenacia, condivisione, competenza tutti elementi messi in campo da Giusy - ha chiosato - che spero di riuscire a confermare". Auguri. Dietro l'angolo, a parte i concerti di qualità elevatissima per pochi intenditori si possono spendere 20 o 30 mila euro e per una volta regalare a giovani e anziani, si fa per dire, un concerto dei Deep Purple quando sono in Italia. O di uno dei tanti gruppi che hanno fatto la storia del rock. Un evento per togliere dall'anonimato la nostra città. Comunque la rivedremo. Anche Federica ha un futuro.
Federica Gargantini
Valeria Marinari è la quintessenza dei valori storici della sinistra. Il suo luogo simbolo è la Guarnazzola, il pensiero dominante è il bisogno sociale, raramente si occupa di fiscalità locale forse perché argomento materiale mentre la cura dell'ambiente la delega a Alessandro Pozzi. Guida Sei Merate a tutti gli effetti ma senza alcun moto passionale. E' l'opposizione morbida, parla sottovoce, priva di sussulti emotivi. Per il centrosinistra è un elemento da non perdere. Ma è da fureria, non certo da prima linea.
Valeria Marinari
Massimo Panzeri, controfigura di Ezio Greggio per fisiognomica e gestualità, applica, anche se a sua insaputa, il metodo di Guglielmo di Occam, e il suo celeberrimo "rasoio": a differenza della complessità analitica del suo compagno Andrea Robbiani, Ezio Augusto Panzeri sceglie sempre la via più semplice per spiegare un fenomeno, tende a ridurre il ragionamento all'essenziale. "L'area Cazzaniga è un vostro pallino elettorale, per ciò spendete tanti soldi in una illuminazione del tutto inutile". Pacifico e lineare. Almeno fino a spiegazione contraria. I suoi lo vogliono candidare a sindaco, ma lui declina l'invito. Dice che la Lega correrà sola (ma come, quando lo disse Robbiani si prese scoppolate da ogni dove...). Crediamo che non si verificherà né l'una né l'altra cosa. Ezio Augusto sarà sicuramente in campo anche nel 2019. Ma correrà da vice. E con un uomo nuovo a capo della lista multicolore. Bravo è bravo. Il suo posto è senz'altro al governo.
Massimo Augusto Panzeri
Giuseppe Procopio, al contrario, si è già autocandidato. Anzi è "il" candidato sicuro alla carica più alta. Perché al momento altri volontari non ce ne sono. L'esperienza non gli manca, sono dieci anni che fa l'assessore anche se a volte il suo contributo è costituito da bofonchiamenti e da fonemi senza valore semantico. Ma solo quando dal tecnico, sul quale si applica con rigore, passa al politico. Un paradosso, è vero. Ma l'argomentazione politica, per lui che non perde una scuola organizzata dal suo "capo" Maurizio Lupi, gli difetta. Come attenuante ha che prendere una posizione netta sotto lo sguardo in tralice di Massironi è molto rischioso. E lui, Procopio, non vuole rischiare. Troppo importanti sono i voti che il Sindaco può spostare. Ci sarà anche la prossima consigliatura. Ma dubitiamo nella veste di sindaco. Anche se, ne siamo certi, darebbe il meglio di se lavorando giorno e notte per ben figurare. Qualche possibilità di trovare alleati interni ed esterni ce l'ha pure. A condizione però che riduca al 5% i suoi irritanti post sui social.
Giuseppe Procopio
E finiamo questa breve carrellata di personaggi ormai noti a tutta la città con Massimiliano Vivenzio. E' l'uomo del doman non v'è certezza. Ricordate il protagonista di "Beneficio d'inventario" di Enrico Ruggeri: beh, Vivenzio si avvicina a quel profilo. Poi si fa perdonare per la conoscenza dei temi che affronta anche se qualche volta al secondo giro, dopo una ripassata. E l'eloquio gli dà diritto ad ambire alla poltrona che fu di Battista Albani, Andrea Robbiani e che ora è occupata da Andrea Massironi. Nel 2019 ci sarà, ma senza i voti di CL probabilmente e forse neanche quelli del Sindaco. A meno che riesca a richiamare, sia pure a mezzo servizio, Dario Perego. E allora sì che le sue quotazioni si impennano........
Massimiliano Vivenzio