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Scritto Lunedì 18 giugno 2018 alle 17:20

Il Parco Adda 'a corto' di dipendenti: a rischio la gestione ordinaria

Villa Gina, sede del Parco Adda
I dipendenti di Villa Gina sono pochi ed il Parco Adda Nord è in sofferenza. Una situazione che si lega a doppio filo con il commissariamento decretato lo scorso autunno da Roberto Maroni dopo una serie di presunte irregolarità rilevate dagli ispettori regionali.
Nelle scorse settimane la direttrice Cristina Capetta ha inviato ai sindaci e al commissario Giovanni Bolis una lettera nella quale denuncia una serie di carenze di personale che starebbe mettendo a rischio la funzionalità degli uffici e dell'Ente.
Uno dei passaggi non lascia spazio a interpretazioni: "Di fatto - scrive Capetta - l'attuale situazione delle risorse umane disponibili del Parco Adda Nord non permette di garantire la gestione ordinaria e di poter fornire risposte alle legittime istanze da parte di cittadini, professionisti, operatori economici del territorio e Soci dell'Ente".

La situazione sarebbe precipitata negli ultimi mesi dal momento che ben 3 dipendenti hanno lasciato definitivamente il Parco Adda Nord (un lavoratore ha ottenuto un incarico presso un altro ente, uno è stato collocato a riposo ed un terzo ha rassegnato le proprie dimissioni a partire dal 1° giugno).
All'orizzonte non sembrano esserci miglioramenti anzi, se non ci saranno miglioramenti, potrebbe andare anche peggio: ad oggi il Parco Adda Nord si regge su soli 4 dipendenti a tempo pieno e determinato, più altri 2 il cui contratto però scadrà nel giro di pochi mesi.
La direttrice Capetta ha chiesto al Commissario, con una missiva - al di là dello stile burocratese -molto dura, di occuparsi del problema "per superare l'attuale blocco dell'attività amministrativa, in un'ottica strategica che vada al di là del suo mandato commissariale".

Per questo il Parco Adda si è rivolto direttamente ai diversi Comuni soci per chiedere "in prestito" - se qualcuno fosse disponibile - funzionari da destinare in particolare al settore urbanistica.
Tuttavia potrebbe non essere così semplice trovare i dipendenti. Il Parco, travolto dalle indagini e dal terremoto politico a queste legato, i cui eco sono ancora vicinissimi, non sarebbe un datore di lavoro "ambito". Da qui le partenze dei funzionari e la difficoltà denunciata nel trovare i sostituti.
"La lettera non fa altro che fotografare e mettere nero su bianco la situazione di estrema difficoltà in cui si trova il Parco Adda Nord, di cui anche noi amministratori siamo a conoscenza e che abbiamo già sollevato" commenta il consigliere del Comune di Lecco Stefano Citterio (PD) che rappresenta Palazzo Bovara in seno a Villa Gina. "Più volte abbiamo chiesto che si procedesse all'elezione di un nuovo cda e di un nuovo presidente per superare definitivamente questo commissariamento".
Come abbiamo già avuto modo di raccontare, una cordata di sindaci di area democratica ha promosso anche un ricorso per chiedere l'annullamento del Commissariamento approvato dalla Giunta Regionale.
Il Giudice ha respinto la richiesta di sospensiva ed il pronunciamento definitivo è atteso per le prossime settimane quando si saprà se il Tribunale farà decadere o meno il commissario Bolis.
In ogni caso il suo mandato si avvicina alla scadenza: il commissario non può rimanere infatti alla guida del parco per più di 12 mesi.
Al più tardi in autunno dunque si dovrà rieleggere un nuovo consiglio di amministrazione. Il centrosinistra dovrebbe essere ancora in maggioranza anche se esce indebolito dalle elezioni del 10 giugno, avendo "perso" alcuni comuni importanti come Calolziocorte (guidato ora dal leghista Marco Ghezzi) e Capriate San Gervasio (dove i cittadini hanno scelto come sindaco Vittorino Verdi, sostenuto da una maggioranza di centrodestra).

P.V.
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