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Scritto Giovedì 01 marzo 2018 alle 07:22

Considerazioni sulla fusione PLIS con il Parco del Curone

Fine anni 70, inizio anni 80 durante l'epoca d'oro dei parchi, i cacciatori dicevano no!

Dopo quasi quarant'anni dicono ancora no!

In una società in cui, in questi quaranta anni abbiamo assistito ad una rivoluzione epocale degli usi, dei costumi, in cui abbiamo assistito all'avvento, o meglio, del sopravvento dei cellulari, di Internet e del web lo ro restano ancorati a quelle che ritengono le loro convinzioni profonde.

E poi dicono che sono solo gli ambientalisti, o i verdi come li chiama qualcuno con tono da compatimento, ad essere sempre contro.

Le trivellazioni per il petrolio? No!

Una nuova autostrada? No!

Una pista da sci? No?

Nuove speculazioni edilizie? No?

Altro consumo di suolo? No?

Per la legge del contrappasso o del paradosso ora sembra che siano altri a dire sempre no anche se il mondo intorno a loro è cambiato. Ma forse non se ne rendono conto.

Forse è proprio questa la chiave della loro lenta ed inesorabile agonia. I numeri parlano chiaro.

L'incapacità di cambiare e di ricalibrare la loro posizione su modelli nuovi che impongono nuove risposte.

Insomma a qualcuno andrebbe bene il motto Gattopardesco del; "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi".

O per dirla alla Vasco: "C'è chi dice no!"

Pietro Radaelli
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