L’eremo del San Genesio, uno dei simboli del Monte di Brianza
L’esperienza del Parco Locale di Interesse Sovracomunale era cominciata nel maggio 2014 con una deliberazione di Giunta Provinciale, che aveva visto coinvolti i Comuni di Olgiate Molgora (capofila), Brivio (uscito dalla convenzione circa un anno fa), Airuno, Valgreghentino, Olginate e Garlate: l’impegno era quello di tutelare in maniera condivisa i 1.400 ettari di territorio distribuiti lungo la dorsale collinare del Monte Regina, del Monte Crocione e del Monte San Genesio, per poi scendere fino alla Valle del Curone; un’area ricca di varietà tanto nella flora quanto nella fauna, caratterizzata principalmente dalla presenza di boschi di latifoglie, ma anche di castagni e betulle nella zona a nord, nonché di terrazzamenti coltivati a vite.Un’immagine panoramica del Parco del Curone
Con l’entrata in vigore della normativa citata, gli amministratori locali si sono però trovati di fronte alla necessità – per non dire all’obbligo – di cercare nuove forme di organizzazione e gestione del proprio territorio naturale, pur sempre nell’ottica di continuare a tutelare il più possibile l’ambiente: fin dall’inizio, l’ipotesi più accreditata è stata quella di un’annessione al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che si estende su una superficie di circa 2.300 ettari.L'assessore Matteo Fratangeli
“È ormai un anno e mezzo che abbiamo avviato un percorso di coordinamento con tutti i Comuni interessati da questi cambiamenti, con la convinzione che la possibilità di annessione al Parco di Montevecchia sia un treno che non possiamo perdere” ha commentato Matteo Fratangeli, assessore all’ambiente di Olgiate Molgora. “Siamo sicuri che d’ora in avanti avremo a nostra disposizione maggiori e più efficaci strumenti di tutela ambientale, senza per questo subire vincoli particolari. Noi siamo stati i primi ad approvare – già nel mese di dicembre – la relativa delibera: è stata una decisione condivisa all’unanimità”.Il sindaco di Olginate Marco Passoni
“Non siamo ancora convinti al 100%, pertanto abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo necessario per analizzare a fondo tutti gli aspetti della questione, soprattutto sul fronte dei vincoli” si è limitato a dichiarare il primo cittadino di Olginate, aggiungendo che a breve verrà altresì fatto un “passaggio” con la Comunità Montana. Parrebbe, comunque, che in merito alla vicenda del PLIS lo stesso gruppo di maggioranza sia diviso al suo interno.Franco Orsenigo
“Credo che gli amministratori che hanno optato per la fusione con l’Ente di Montevecchia abbiano dimostrato grande intelligenza e lungimiranza, dando il giusto valore al proprio territorio” ci ha detto il presidente Franco Orsenigo. “A differenza del PLIS, con il quale ci si poteva limitare a stipulare qualche convenzione, e che aveva dei regimi di tutela molto blandi, un Parco Regionale come quello del Curone è per sua natura preposto alla gestione del territorio e dell’ambiente, della quale difficilmente i Comuni riescono ad occuparsi da soli. D’ora in avanti, invece, si avranno a disposizione strumenti, forze e risorse umane appositamente atte a questo scopo, nonché alla ricerca dei fondi necessari al sostegno di tutte le attività di tutela e valorizzazione del territorio: non si potranno fare miracoli, ma perlomeno il punto di partenza è ottimo. L’Ente del Curone, del resto, ha sempre funzionato bene, dando un notevole impulso a molte realtà economiche e turistiche del Monte di Brianza. Un passaggio del genere non è facile, dietro a un Parco c’è un’intera cultura da costruire, ma non vedo perché non si debba avere fiducia. Di sicuro noi non resteremo “disoccupati”: per l’ambiente non si smette mai di lavorare”.