Scritto Giovedì 19 ottobre 2017 alle 18:59
Anticipo pensionistico: una pioggia di respingimenti
Gli addetti ai lavori avevano subito segnalato come le norme per l'accesso all'anticipo pensionistico sociale (a.pe) e ai benefici previdenziali per i lavoratori precoci fossero restrittive. E infatti, al «boom» di domande (66mila a livello nazionale presentate entro la scadenza dello scorso 15 luglio), sta ora seguendo una pioggia di respingimenti. E la questione interessa ovviamente anche le provincia di Lecco, come confermano i dati relativi alle sedi locali dell'Inas Cisl. All'Inas di Lecco, su 180 domande, i «no» hanno toccato la percentuale dell'80%. Il 60% riguarda l'a.pe, la restante quota i lavoratori precoci. Le domande potranno essere ripresentate entro il 30 novembre. Entro lo stesso termine, i potenziali beneficiari potranno fare domanda una prima volta, ma con limitate possibilità di accoglimento. «Occorre trovare una soluzione - sottolinea Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco - perché i criteri attuali sono troppo rigidi. Si prefigura il pericolo di una bomba sociale. L'elevata percentuale di respingimenti rischia di spegnere speranze e aspettative». Le domande andavano presentate tramite il portale telematico dell'Inps. L'a.pe è un'indennità economica, finanziata dalla fiscalità generale, destinata ad assicurare un sostegno al reddito fino a che non si raggiungano i requisiti per la pensione di vecchiaia. L'a.pe non è un prestito che deve essere restituito. L'importo è calcolato in base all'ammontare del futuro trattamento pensionistico. Il massimale è di 1.500 euro mensili lordi. Tra i requisiti soggettivi ci sono l'avere compiuto almeno 63 anni di età, l'avere maturato almeno 30 anni di contributi, l'essere in stato di disoccupazione per licenziamento individuale o collettivo e dimissioni per giusta causa. La pensione anticipata per i lavoratori precoci, invece, è una possibilità per chi ha almeno un anno di lavoro effettivo (sotto questo punto di vista non hanno valore il servizio militare o altri contributi figurativi) svolto prima del compimento del 19° anno di età. Questa opportunità non è un prestito, né un'indennità, ma un anticipo pensionistico riservato a chi raggiunge 41 anni di contribuzione. Le categorie di lavoratori interessate sono le stesse a cui è rivolto l'a.pe: disoccupati, invalidi civili, lavoratori che assistono disabili e chi svolge lavori faticosi.
CISL MONZA LECCO BRIANZA
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