57 milioni di euro. E' questa, complessivamente, la cifra che gli uffici provinciali ritengono necessaria per un adeguamento a 360 gradi delle 14 scuole superiori statali del territorio, affinché le stesse raggiungano un livello dell'eccellenza.
"Dopo gli interventi antisfondellamento resisi necessari al Parini, abbiamo deciso di disporre un'indagine tecnica approfondita su tutti gli edifici di nostra competenza per capire in che condizioni sono e che cosa sarebbe necessario fare per renderli "al Top", sicuri, puliti e funzionanti" ha spiegato il consigliere delegato all'Istruzione Marinella Maldini, dando sinteticamente conto del riscontro avuto all'esito di 5 mesi di analisi condotte investendo risorse proprie dell'Ente e dunque delegate all'Ufficio tecnico interno a Villa Locatelli per arrivare a scattare una vera e reale fotografia della situazione attuale dei 14 plessi, già inviata per conoscenza in Regione e al Ministero, ricevendo da Roma i complimenti per l'accuratezza del lavoro svolto. Ora, sempre dalla Capitale, si aspettano però i denari per poter agire, secondo una scala di priorità, tamponando dapprima le criticità più impellenti, a cominciare
dalla questione delle controsoffittature del Liceo Grassi, del Liceo Agnesi e dell'Istituto Viganò in cima ad una lista di cose da fare che contempla interventi di manutenzione ordinaria (lo sfalcio dell'erba per fare un esempio), straordinaria (riverniciature complessive, rifacimento serramenti, sistemazioni delle coperture...), antincendio, antisismica, sugli impianti elettrici, su quelli termini e su quelli idrico-sanitari.

In senso orario: il consigliere Marinella Maldini (Istruzione), il presidente Flavio Polano,
il consigliere Mauro Galbusera (edilizia scolastica) e l'ingegner Angelo Valsecchi
"Ora abbiamo un quadro generale che ci conforta solo a metà. I soldi da spendere sarebbero infatti tanti" ha proseguito l'esponente della maggioranza in seno alla Provincia, ricordando però come il lavoro svolto sia essenziale per avere ben chiare le necessità e poter così partecipare prontamente ai bandi che verranno pubblicati nel 2018 dal Ministero per elargire risorse a livello nazionale.
Solo dare qualche numero, citano le somme più sostanziose, il Bertacchi avrebbe bisogno di oltre 3 milioni di "aggiustamenti" straordinari (si pensi alle condizioni della palestra e dei bagni), seguito a ruota dal Rota di Calolzio (2.700.000 euro circa) e dal Medardo Rosso (2.500.000 euro). Stando sull'ordinario, 419.000 euro servirebbero al Fumagalli di Casatenovo, 300.000 euro all'incirca ad ogni altra scuola. Gli impianti elettrici che avrebbero bisogno di più attenzione paiono essere quelli del Parini (250.000 euro la cifra preventivata) mentre al Greppi di Monticello si prevede oltre mezzo milione di euro per servizi igienici e affini. Per ottimizzare il riscaldamento al Badoni bisognerebbe mettere sul piatto 450.000 euro mentre le certificazioni in tema di antincendio "succhierebbero" nel complesso tre milioni solo in riferimento al Greppi, al Fiocchi e all'artistico. Sovrapponibile per tutti gli edifici il costo delle "indagini strutturali" ovvero l'adeguamento antisismico richiesto per il passaggio dalla classe di rischio 4 alle 3 del nostro territorio provinciale: 115.000 euro, ad esclusione del Manzoni, "a posto" anche per quanto attiene le caldaie (così come il Viganò).

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Tralasciando il discorso già approntato per l'antisfondellamento - reale bisogno non procrastinabile - l'ingegner Angelo Valsecchi ha però tenuto a sottolineare come
"tutti questi sono interventi che a regime dovrebbero portare gli standard delle scuole lecchesi agli standard previsti per un edificio costruito oggi. Gli immobili però sono già ora in condizioni di sicurezza, il prospetto è stato pensato per innalzare il livello di efficienza". Un concetto questo, essenziale, ribadito anche dal presidente Flavio Polano, ammettendo che in assenza del bilancio, per stanziare i 200.000 euro necessari per cantierizzare i lavori alle controsoffittature dell'Agnesi, non abbia esitato a autorizzare
"operazioni vietate dal punto di vista contabile-amministrativo". Come a dire che la Provincia tiene davvero al tema scuola e sta agendo in tal senso al di sopra di ogni sua possibilità. A questo proposito, il numero uno di Villa Locatelli, ha tentato di tirare ulteriormente la giacca a chi sta a Roma, ricordando che il milione e 400.000 euro di cui è stato dato annuncio, al momento è fermo sulla carta. Ancora si attende l'arrivo a Lecco. E quanto sarà nelle casse vi rimarrà poco, sapendo già come spenderlo.
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