La Valletta Brianza: l'ex candidato sindaco alle elezioni del 2015 a processo per 'falso'

“Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”. Questa l’accusa (ai sensi dell’articolo 495 del Codice penale) a carico di Alessandro Samuele Fagnani, candidato sindaco nel Comune di La valletta Brianza nel 2015, la cui elezione in consiglio – tra le fila della minoranza – fu dichiarata nulla in occasione della prima assise riunitasi il 20 giugno di quell’anno. L’esponente della lista civica “Impegno per la Valletta Brianza per un futuro migliore” (ritiratasi in seguito dal consiglio) è imputato presso il Tribunale di Lecco anche ai sensi dell’articolo 76 del Dpr 445 2000 (Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa) poiché – in base a quanto emerso a seguito di verifiche operate dalla commissione comunale e dai successivi consulti richiesti alla Prefettura e al Ministero dell’Interno dopo le elezioni  – nonostante avesse dichiarato di non trovarsi in nessuna delle condizioni “interdittive” sarebbe stato di fatto “incandidabile”, vale a dire non titolare del diritto di elettorato passivo (essere votato). Il tutto a causa di una condanna penale superiore ai due anni irrogata nei suoi confronti in passato, a seguito della quale non avrebbe chiesto né ottenuto la riabilitazione necessaria per presentarsi ad una competizione elettorale.
Il suo avvocato difensore, Marco Sangalli, è comparso di fronte al giudice monocratico del palazzo di giustizia lecchese Salvatore Catalano evidenziando come la notifica nei confronti del suo assistito non sia andata a buon fine. Il processo a carico di Fagnani, dopo una brevissima prima udienza, è stato rinviato al prossimo 23 ottobre.