Un muro. Alto, invalicabile, che nemmeno un picchetto di oltre settanta giorni e 187 persone senza stipendio e con poche speranze sono riusciti a scalfire.

La K Flex di Roncello, infatti, ha fatto sapere di non essere disposta a retrocedere dalle sue posizioni e a non accettare le proposte formulate dalle parti sindacali, volte a un mitigare un disastro di portata enorme sulla forza lavoro dell'azienda. Quest'oggi infatti si è tenuto al Pirellone l'incontro di procedura obbligatorio a seguito della comunicazione dei licenziamenti fatta dall'azienda. Erano presenti le rappresentanze sindacali con Eliana Schiadà, Matteo Moretti e Sartini della Cgil, Massimo Ferni per la Cisl Femca, il dr. Matone e il dr. Spreafico per la Regione, Passerini per Assolombarda, Marta Spinelli responsabile del personale e membro del CDA dell'omonima famiglia proprietaria dell'azienda.

Massimo Ferni
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Abbiamo chiesto di prendere in considerazione la possibilità di ridurre il numero dei destinatari della lettera di licenziamento, formalmente non ancora arrivata" ha spiegato Massimo Ferni
"su questa richiesta l'azienda, dopo una lunga discussione, ha opposto il suo NO ribadendo la volontà di proseguire sulla sua linea. Nemmeno alla richiesta di retrocedere sulle modalità, quindi scegliendo di optare per degli ammortizzatori sociali è stato possibile trovare un'apertura. L'azienda chiuderà la parte produttiva e lascerà solo gli uffici amministrativi e il magazzino. Sul resto si è dichiarata non disposta a trattare. Ci hanno fatto una proposta economica che non è stata considerata soddisfacente. Non c'è stata nemmeno la volontà di un accompagnamento alla pensione per alcuni lavoratori. Noi come RSU non abbiamo firmato il mancato accordo e abbiamo rinviato alla data del 20 aprile. Il 26 aprile scadono i 75 giorni (il 26 aprile per la precisione). L'azienda si è mostrata insensibile a qualunque accordo o richiesta giunta da Regione o Ministero. Nulla. Nei prossimi giorni parleremo con i lavoratori in assemblea a decideremo come muoverci".

Sarà un altro fine settimana triste, forse ancora più degli altri, per i dipendenti in presidio permanente a Roncello e ora anche in Valletta Brianza, nei pressi del deposito dove è stoccata della merce, pronta a partire ma bloccata dai lavoratori non disposti a far uscire nulla da quei cancelli.
Resta aperto nel frattempo il conto corrente sul quale è possibile fare un versamento, anche piccolo, per sostenere queste persone, da tre mesi senza stipendio.
IBAN IT48 H03127204000000000021554
intestato a Fondo di solidarietà Cgil, Cisl, Uil lavoratori Kflex
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