
Nel
2016 sono stati 13 i negozi che hanno aperto, 10 quelli che hanno chiuso e uno quello che si è trasferito.
Sono i dati di bilancio di fine anno elaborati dall'ufficio del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) che dà una fotografia, seppure parziale, del commercio stabile della città di Merate. Le 13 nuove aperture riguardano due alimentari e 11 non alimentari. Un bel segno, se si guarda l'intraprendenza di chi ha deciso di mettersi in gioco e rischiare, che va però parametrato nel tempo per capire se l'attività messa in campo reggerà alla concorrenza, alle difficoltà congiunturali, alla tassazione,... Un dato negativo sono state le chiusure che sono aumentate, passando dalle 7 del
2015 a 10: due gli alimentari e 8 quelle non alimentari. In alcuni casi si è trattato di cessazioni per fine corsa dei proprietari, quindi senza alcuna correlazione con eventuali default, mentre in altri le difficoltà hanno avuto la meglio sulla speranza di sopravvivenza. Uno solo infine il trasferimento di attività non alimentare avvenuto sempre all'interno dei confini cittadini. Dal punto di vista delle chiusure l'anno terribile era stato il
2014 quando ad avere abbassato la saracinesca erano stati 17 negozi a fronte comunque di 14 aperture. Nel
2013 la fine attività era stata decretata da 15 esercizi, il doppio di quelli che invece avevano aperto (solo 8).

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