Egr. Sigg. Presidenti,
la riforma della legge nazionale sui parchi, la 394 del 1991, approvata ieri dal Senato a grande maggioranza (154 a favore, 47 contrari) è un significativo e importante passo avanti verso un'idea innovativa della tutela delle aree protette. La riforma, ora all'esame della Camera, contiene novità positive anche per i parchi regionali, perché estende anche alle nostre realtà alcuni possibili benefici di natura economica o, ad esempio, procedure più efficienti nel rapporto con i Comuni e le Sovrintendenze. Ci auguriamo quindi che l'iter alla Camera si chiuda velocemente e positivamente, al contrario di quanto richiedono alcune associazioni ambientaliste che valutano quasi come una sciagura questa riforma. Francamente ci pare di cogliere nella posizione espressa da queste associazioni uno sguardo nostalgico e inutilmente "purista", come se lavorare con le associazioni produttive (agricoltori in primis), valorizzare il capitale culturale oltre quello naturale, produrre politiche di promozione turistica fosse in contrasto con la tutela della biodiversità. Siamo ben consapevoli, per il ruolo che abbiamo, che la biodiversità è un valore in se' ma altrettanto consapevoli che, vada intelligentemente incrociata con i beni culturali, il paesaggio, la produzione agricola bio a km zero, le attività produttive leggere e sostenibili. Sulla base della nostra esperienza siamo convinti che sia questo il modo per trasformare i parchi da "musei naturali passivi" a "centri vissuti di alta naturalità", in una dimensione originale di un rapporto finalmente positivo fra uomo e natura. Per questo ci sembra che la riforma ci aiuti nel nostro lavoro, e per questo ne auspichiamo una positiva chiusura.
Vicepresidente NazionaleFederparchi
Agostino Agostinelli
Presidente Lombardia Federparchi
Eleonora Frigerio
Componente Direttivo Nazionale Federparchi
Gian Pietro Beltrami
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