Il ricorso presentato dalla proprietà Bomar srl al Presidente della Repubblica è stato accolto ed è stata così sospesa l'ordinanza 2227 del 22/03/2015 che intimava entro 60 giorni l'intervento di rimozione dell'amianto dall'area dell'ex allevamento di Pianezzo.

La notizia, fresca fresca di qualche giorno fa, è stata comunicata quest'oggi in municipio e si attende ora di sapere il parere del ministero competente, che arriverà non prima di qualche mese. Nel frattempo la proprietà ha tutto il tempo per fare le opportune valutazioni e inserire la riqualificazione all'interno di un progetto più ampio. La vicenda nasce nel 2015 quando due ordinanze dell'amministrazione, allora guidata da Dorina Zucchi, obbligano la proprietà ad opere di sistemazione marginale (ordinanza n. 2226) e con un provvedimento contingibile e urgente (n. 2227) alla rimozione dell'amianto dal tetto dell'ex allevamento. Una superficie enorme, circa 8mila mq, per un intervento stimabile attorno ai 340mila euro, comprensivo di progetto, da smaltire entro 60 gg. La proprietà impugna allora l'ordinanza e con gli avvocati Roberta Mandelli di Merate e Federica Scafarelli di Roma presenta, entro i 120 gg stabiliti per legge, un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, chiedendo la sospensiva dell'ordinanza. Richiesta accolta lo scorso 07 ottobre e che ora ferma qualunque azione da parte dell'ente pubblico che già si era mosso con un procedimento d'ufficio. "
La proprietà ha la volontà di arrivare a una soluzione e sistemare il problema" ha commentato l'avvocato Roberta Mandelli
"ma deve avvenire in tempi congrui perchè si tratta di un impegno di spesa notevole e deve essere inserito in un piano di riqualificazione complessiva dell'area. Sono stati fatti degli studi anche da urbanisti e gli immobili sono comunque fuori dall'area sensibile. Questo non significa che non si voglia intervenire ma sessanta giorni di certo non sono il tempo congruo per un intervento di tale portata, a fronte comunque di una situazione che è ferma da oltre due decenni".
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