• Sei il visitatore n° 529.470.795
Vai a:
Il primo network di informazione online della provincia di Lecco
link utili
bandi e concorsi
cartoline
Scritto Martedì 28 giugno 2016 alle 15:55

Merate: sorpreso dopo un incidente con un tasso di 2,42 g/l, aggredì un cc. Condannato

Resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza aggravata. Sono i reati di cui era chiamato a rispondere un meratese classe 1964, A.V., comparso stamani in tribunale a Lecco dinnanzi al giudice monocratico Nora Lisa Passoni. I fatti contestatigli risalgono all'ottobre 2012 quando l'imputato stava rientrando nella sua abitazione dopo aver effettuato alcuni acquisti intorno all'ora di cena. Mentre si trovava al confine con Calco, l'uomo sarebbe però rimasto vittima di un incidente stradale, con l'auto uscita fuori strada e andata a schiantarsi contro un muro a margine della carreggiata.E' stato lui stesso, sottopostosi ad esame, a riferire al giudice e al vpo Mattia Mascaro l'episodio nei suoi dettagli. ''Quella sera ero uscito per acquistare delle cose che mi servivano. Sbagliando, non avevo messo la protezione tra il bagagliaio e l'abitacolo dell'auto, e così il mio cane, che viaggiava insieme a me, non era in sicurezza. Mentre tornavo a casa, intorno alle ore 23, sono finito in una zona buia, che non conoscevo. Il cane, forse spaventato dalle luci dei mezzi che viaggiavano in senso contrario, si è spostato, venendomi quasi addosso. Io cercavo di tenerlo a bada e forse questo è bastato per distrarmi: sono così finito contro ad un muro a secco, alto, che costeggiava la strada'' ha riferito l'imputato. ''Non sapevo cosa fare, ero spaventato. Sono sceso per constatare i danni riportati dalla mia macchina e in quel momento il cane è riuscito a scappare''.L'imputato ha proseguito sostenendo di aver compiuto dei giri a piedi alla ricerca dell'animale, senza alcun esito positivo. In quegli istanti - durati parecchie decine di minuti secondo il suo racconto - avrebbe pure perso gli occhiali da vista. Sconfortato per l'incidente e la perdita del fedele amico a quattro zampe, l'uomo avrebbe bevuto mezza bottiglia di un superalcolico acquistato precedentemente al supemercato. Più tardi però, sono arrivati sul posto i carabinieri, probabilmente allertati da qualche testimone preoccupato per la presenza dell'auto incidentata sulla sede stradale. Oltre ad effettuare gli accertamenti sulla scena del sinistro, i militari avevano allertato il 118 poichè - come ha confermato il maresciallo Luca Franciullo, sentito in qualità di testimone - l'uomo presentava delle escoriazioni al volto dovute all'impatto del mezzo contro il muro. Mentre si trovava sull'ambulanza però, l'imputato avrebbe tirato uno schiaffo ad un secondo militare intervenuto. A confermarlo è stato quest'ultimo, l'appuntato Marco Marmo. ''Era parecchio agitato e visibilmente ubriaco'' ha affermato nel descrivere il gesto messo in atto dall'uomo nei suoi confronti. ''Voleva scendere dal mezzo di soccorso e, trovatosi di fronte me, mi ha colpito all'altezza della tempia, facendo cadere gli occhiali che indossavo a terra''.Una circostanza che il meratese ha confermato, precisando di non averlo fatto volontariamente - tanto da non ricordarsene - e di aver chiesto scusa al militare il giorno successivo.Dagli accertamenti etilometrici condotti in ospedale, è emerso che l'uomo presentava un tasso alcolemico di 2,42 g/l, quasi cinque volte oltre il consentito per una persona al volante di una vettura. Il pubblico ministero Mattia Mascaro - dopo aver contestato alcune dichiarazioni rese in aula dall'imputato, a suo dire non conformi rispetto a quanto detto ai carabinieri nei giorni successivi il fatto - ha chiesto la condanna del meratese a sei mesi di reclusione oltre ad una multa di tremila euro per il reato di resistenza a pubblica ufficiale (art.337 cp) e a sei mesi di reclusione per la guida in stato di ebbrezza. Per il pubblico ministero l'uomo si sarebbe infatti fermato in un locale a consumare degli alcolici prima di rimanere coinvolto nel sinistro stradale.
Si è invece battuto per l'assoluzione del proprio assistito il legale difensore dell'imputato, secondo il quale la versione fornita in aula - tenendo conto anche degli orari - risulterebbe pienamente credibile. Ritiratosi in camera di consiglio, il giudice monocratico Nora Lisa Passoni ha condannato l'uomo alla pena di sei mesi di reclusione e alla multa di 2500 euro per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e a quattro mesi per la guida in stato di ebbrezza.
G.C.
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco