Il tar della Lombardia ha respinto il ricorso contro il comune di Merate per l'esclusione della direzione lavori condannando la ricorrente (esclusa in sede sede di verifica dei requisiti per difformità tali che avevano portato alla revoca dell'assegnazione)
a pagare le spese di lite liquidate in 2.500 euro.
In questo modo il rischio che i lavori rimangano fermi è stato scongiurato, a conferma del buon operato degli uffici e il cantiere potrà ora partire.
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