Importante intervento di potatura piante e eliminazione di rovi e arbusti ormai morti nella giornata odierna lungo la sponda briviese del fiume Adda.

Il vicesindaco Rossi, l'assessore provinciale De Poi, il sindaco Panzeri e l'ing. Valsecchi.
Alle loro spalle i volontari di Protezione civile al lavoro ma anche, sulla destra, i rovi che infestano i terreni privati

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ugo Panzeri, ha infatti rinnovato anche quest’anno il proprio impegno in tale ambito, aderendo a “Fiumi Sicuri”, iniziativa promossa e supportata dalla Provincia di Lecco per l’effettuazione di interventi di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e idraulico sul territorio di propria competenza.


Il responsabile del Gruppo Intercomunale di Protezione civile Comi e il responsabile dell'Ut Manzoni
Si tratta di un’attività che si attua con continuità da quasi un decennio. In sinergia con Regione Lombardia-STER di Lecco, Comuni, Comunità Montane, Unione dei Comuni Lombarda della Valletta, Parco Adda Nord e Aipo (Autorità interregionale per il Po), nell’ambito del protocollo d’intesa siglato nel 2006 a Varenna tra Regione Lombardia e Province lombarde, nella giornata di quest’oggi sabato 15 e di domani verranno effettuati lavori di pulizia e manutenzione su oltre 10 torrenti del reticolo minore e di quello principale, con il taglio e la rimozione di materiale legnoso cresciuto o depositatosi nell’alveo dei corsi, per rendere il più possibile sicuro il deflusso delle acque.


Diversi in comuni interessati ma il motore dell’iniziativa costituito da oltre un centinaio di volontari della protezione civile, organizzati in Gruppi comunali e Associazioni, risorsa insostituibile per le Istituzioni, concorrendo a far crescere la sicurezza del territorio e dei cittadini.
“Le operazioni di pulizia – ha commentato l’Assessore alla Protezione Civile Franco De Poi –
si inseriscono nella periodica manutenzione del territorio messa in atto con continuità negli anni, ancor prima della firma del protocollo del 2006, come prassi ormai consolidata. Queste giornate rappresentano un duplice vantaggio: da un lato permettono di supportare i Comuni nell’attività di manutenzione ordinaria del territorio e del reticolo idrografico in particolare, riducendo il rischio di eventi e danni grazie alla prevenzione. Dall’altro, sono anche un’occasione per esercitare il sistema della protezione civile provinciale, migliorandone la capacità di risposta, con prove di comunicazione e gestione delle attività dei volontari, affinandone tecniche e procedure, oltre a poter testare i mezzi e le attrezzature a disposizione. Consapevole dell’importanza dell’attività di prevenzione, auspico che venga intensificata e ripresa da ogni Amministrazione comunale la cura del proprio territorio per scongiurare situazioni problematiche più serie”.

Nello specifico, a Brivio, sono entrati in azione i volontari del Gruppo intercomunale di Protezione Civile di Imbersago supportati dai colleghi della Valle San Martino, dalle Guardie ecologiche del Parco Adda Nord e da due professioni ingaggiati dal comune che hanno dato il loro apporto fornendo anche un cestello elevatore per il taglio delle piante e una ruspa per la l’eliminazione dei rovi. Due i siti di intervento: il tratto di argine compreso tra località Molinazzo e il Toffo e quello a nord della Bella Venezia, tra località Bersaglio e l’azienda Delna. Unico lo scopo: rendere il lungofiume prima di tutto sicuro ma anche “accogliente” per tutti i fruitori che torneranno a godersi la tranquillità offerta dal fiume nel corso della bella stagione.


“Seppure l’alzaia affidata a Ster di Lecco, come amministrazione abbiamo appoggiato e sostenuto l’iniziativa” ha precisato il primo cittadino Ugo Panzeri che, proprio sul lungofiume, questa mattina ha incontrato con il suo vice Marco Rossi, l’assessore Romeo Sala e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Marco Manzoni, l’assessore De Poi accompagnato dall’ingegner Valsecchi. Da evidenziare come, tra quelli affacciate sull’Adda, Brivio sia l’unico comune che ha aderito a “Fiumi Sicuri”.
Il risultato, da domani, sarà sotto gli occhi di tutti i cittadini e i “turisti della domenica”.


Se da una parte, quindi, l’amministrazione ha fatto la sua parte, ora toccherebbe ai privati, proprietari dei terreni che da via Volta degradano fino al fiume, provvedere al ripristino del versante, mettendo ordine tra le sterpaglie che ormai imperversano ovunque.
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