
È tra le strade più antiche di Merate, forse tra le ultime rimaste in acciottolato, circondata da mura storiche, che sale dolcemente costeggiando il parco di Villa Belgiojoso e giunge fino al crocicchio tra Via Andrea Sala e Via Spiga. Il primo tratto è abbracciato solo a est dalle mura. Sull'altro lato, infatti, mentre la strada si inerpica si trova solo la recinzione moderna che lascia intravvedere tra alcuni vecchi gelsi l'immenso parco della Villa, un manto verde punteggiato dai colori dell'autunno.


Man mano che la strada sale ambo i lati vengono cinti dalle mura a secco: è l'edera a farla da padrona che, rigogliosa e prepotente in alcuni punti tanto da nascondere quasi del tutto i sassi, fascia i pali dell'illuminazione, simile ai tentacoli di un polipo scende verso il camminamento e sembra voler afferrare il pedone. Dai "coppi" utilizzati per coprire la sommità del muraglione posto a est, si intravvedono i rami di piante di kiwi, con le foglie larghe simile al seme "picche" del mazzo di carte, qua e là spuntoni in ferro o cocci di vetro per disincentivare i malintenzionati.


Il sentiero è sconnesso più punti: l'acciottolato di un tempo è stato rappezzato con colate di asfalto e cemento, i sassi levigati dal tempo e dall'usura sono inframmezzati da ciuffi d'erba. Avvicinandosi alla sommità la condizioni del manto peggiorano anche se lo sguardo si apre e si scontra dolcemente con i gli angoli delle vecchie strade e dei vecchi palazzi che fanno comprendere di essere nel cuore vero della Merate di un tempo.


Questa strada, che in origine si chiamava Via Covetta (ma sono in pochi a saperlo e sulle mappe recenti non è nemmeno segnato; se ne trova invece traccia sulle cartografie dell'ufficio tecnico), si congiunge a Via Andrea Sala, che sbuca poi su Via Sant'Ambrogio, e a Via Spiga che in un groviglio di curve e strettoie arriva fin sul sagrato.
L'intenzione dell'amministrazione comunale è che proprio da Via Sala-Via Covetta passi la quinta linea del piedibus, quella del centro storico che, raccogliendo i bambini in Piazza Don Minzoni o comunque in un punto ancora da stabilire, li possa condurre fino in Via Montello, percorrendo questo corridoio storico di Merate.

Sarebbe questa l'occasione per sistemare e ripristinare il camminamento, togliendo così le colate di asfalto e cemento, tanto anti-estetiche quanto fuori tempo, e far riscoprire così proprio partendo dai più piccoli un pezzo di storia di Merate, passando proprio per le sue strade.
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