
Mario Isella durante uno dei suoi incontri con i giovani scout di Cernusco
Bufalo, l'ultima Aquila randagia, è volato in cielo. Dopo la morte di Carlo Verga, avvenuta qualche mese fa a 97 anni, se ne è andato anche Mario Isella l'ultimo rappresentante dell'Opera Scout Cattolici Aiuto Ricercati (OSCAR). Classe 1923 (90 anni compiuti lo scorso 6 novembre), residente a Merate dal 1966, Isella da giovane aveva fatto parte del gruppo scout di Monza e Milano che, con l'avvento del fascismo e lo scioglimento delle varie associazioni, aveva invece continuato a svolgere attività clandestine, ritrovandosi ancora nei campi e proseguendo con le normali riunioni del gruppo.
Dopo l'8 settembre 1943, le Aquile Randagie avevano fondato l'OSCAR, organizzazione impegnata nell'opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera (tra cui quello di Indro Montanelli).
Isella è morto scout, avendo continuato fino all'ultimo sia a incontrare i nuovi gruppi che a raccogliere testimonianze, foto, ricordi, memorie delle "sue" Aquile randagie e di quei gloriosi anni.

Forte di una memoria di ferro, della passione per la fotografia che ha accompagnato l'intera esistenza immortalando piccoli e grandi momenti, desideroso di non lasciare nulla di non trascritto e, soprattutto, ancora giovane nello spirito Isella aveva iniziato a raccogliere il suo patrimonio nelle pagine prima battute dalla macchina da scrivere e poi impresse nella memoria di un PC.
Tre i libri redatti e pubblicati: "Penne d'aquila" una raccolta di lettere di amici, messe in ordine cronologico e commentate; l'album di foto "Fedeli e ribelli" e infine, del 2013, "Cantando nella notte".
I funerali si svolgeranno nella giornata di sabato alle ore 11 in chiesa parrocchiale e poi la salma verrà sepolta al cimitero urbano di Monza, suo paese natale.
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