Da una parte la crisi economica che, comportando il fallimento e la chiusura di aziende sul territorio, ha fatto calare gli incassi rispetto al 2012. Dall’altra una sottostima da parte dello Stato su quanto il comune di Olginate avrebbe dovuto incamerare dalla quota Imu relativa ai fabbricati di categoria D (stabilimenti e centri commerciali). Il risultato è stato, per i conti comunali, una mancanza di quasi 120.000 € solamente per questa voce di bilancio, cui si aggiungono le continue “decurtazioni” e i vincoli del Patto di stabilità contro il quale, in occasione dell’ultima seduta di consiglio comunale, sono state rivolte parole fortemente critiche da parte del sindaco Rocco Briganti. La responsabile dell’ufficio tributi Paola Gnecchi e il primo cittadino hanno illustrato la complessa situazione venerdì
“Avere a che fare con il bilancio è diventata una impresa ardua, ci vengono comunicate continue modifiche e i conti sull’Imu non ci tornavano” ha spiegato la responsabile comunale. “
L’introito per la prima rata dai fabbricati industriali si attestava sui 620.000 €, ma la stima annuale fornita dallo Stato ne attestava 1.118.000. Abbiamo inviato una nostra analisi all’Ifel (fondazione Anci per la finanza e l'economia locale), che ci ha segnalato come la nostra sia stata una anomalia rispetto agli altri comuni, dove in genere la stima è al rialzo. Siamo dunque stati autorizzati a rivedere i conti, ma l’incertezza in generale è molta. Abbiamo deciso di stanziare 106.000 € nella voce “cuscinetto” del fondo di solidarietà, e girare su investimenti i dividendi di Lario Reti Holding (55.000 €)". Netta la presa di posizione del sindaco olginatese:
“Questo bilancio è partito da decurtazioni di centinaia di migliaia di euro, effetto di vincoli scellerati. Nelle amministrazioni pubbliche non c’è più un euro, si è tagliato su tutto”. Il consigliere di minoranza Vincenzo Petrelli ha sottolineato le difficoltà dei semplici cittadini a comprendere queste dinamiche, e degli amministratori nel dare risposte efficaci. Il consigliere di minoranza Giuseppe Pata ha votato a favore, Bruno Redaelli e Roberto Gnecchi si sono astenuti in linea con le precedenti posizioni assunte sul bilancio.
Sul Patto di stabilità i consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione (
clicca qui) su cui il sindaco ha chiesto una integrazione che ne ampi il contenuto e si unisca a quella promossa dall’Anci. Il documento sarà ridiscusso prossimamente in consiglio.
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