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Scritto Giovedì 26 settembre 2013 alle 15:34

Il Pirellone approva uno studio di fattibilità per il prolungamento della tangenziale da Usmate a Olginate. I pro e i contro al progetto

Se ne parla ormai da decenni tanto che c'è chi sostiene che se in questi anni si fossero fatti anche piccoli passi, un percorso lo si sarebbe già tracciato. E ora l'idea di un prolungamento della tangenziale est da Usmate fino a Olginate è tornato nuovamente negli ambienti della politica. In consiglio provinciale, l'altra sera, il gruppo di minoranza con la meratese Chiara Bonfanti  ha chiesto se ci fossero degli sviluppi in merito alla delibera di luglio di Villa Locatelli tramite la quale si inseriva il tracciato all'interno del piano territoriale di coordinamento provinciale; ed è di due giorni fa la notizia che il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato nel Programma Regionale di Sviluppo la proposta avanzata dai consiglieri regionali eletti per la provincia di Lecco di uno studio di fattibilità per tale prolungamento. Nulla di concreto dunque, anche perché si dovrà fare anzitutto i conti con le scarse risorse disponibili (probabilmente inferiori rispetto a quelle che si potevano stanziare decenni fa per le grandi opere) e con le difficoltà di un territorio ampiamente urbanizzato che non lascia grandi spazi di manovra.

La planimetria redatta dalla Provincia di Lecco

Se il Pirellone ha dato l'ok per uno studio di fattibilità, la provincia di Lecco a fine luglio tramite una delibera di giunta aveva approvato un indirizzo con interventi e una relazione tecnica unitamente alla planimetria da allegare agli elaborati di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.


Naturalmente il ritorno di questa ipotesi ha suscitato le reazioni delle associazioni ambientaliste, che si sono già dette assai preoccupate per le ricadute che una tale opera avrà sul territorio. Con una pronta risposta dall'altra parte della barricata.

Alcuni estratti della delibera  provinciale del 02-07-2013
Il tracciato stradale che si propone di realizzare è costituito da una piattaforma stradale del tipo B per il tratto disinnesto tangenziale est / Calco Olgiate Molgora e del tipo C1 per il tratto Calco/Olginate. Lo stesso si sviluppa per la totalità in galleria tranne che nelle aree di svincolo al fine di permettere l’interconnessione al sistema della mobilità esistente. L’intervento è studiato per una realizzazione per lotti funzionali, i seguenti: Lotto disinnesto tangenziale Est / Cernusco Lombardo Merate, piattaforma tipo B; Lotto Cernusco Lombardone Merate / Calco Olgiate Molgora, piattaforma stradale tipo B; Lotto Calco Olgiate Molgora / Olginate, piattaforma stradale tipo C1. In particolare il nuovo asse viario interseca in galleria in comune di Osnago le linee ferroviarie Milano – Tirano e Milano – Bergamio, mentre sempre in galleria re interseca la linea ferroviaria Milano – Tirano nei comuni di Airuno ed Olginate. Sempre in comune di Osnago il nuovo asse viario sottopassa il torrente Molgora. Per quanto riguarda le preesistenze antropiche si evidenzia che in comune di Osnago si passa in galleria al di sotto del centro industriale di via della Tecnica, si evidenzia per completezza che altri importanti zone produttive non vengono interessati lungo l'intera tratta. Il tracciato stradale che si propone di realizzare è costituito da una piattaforma stradale del tipo B per il tratto disinnesto tangenziale est / Calco Olgiate Molgora e del tipo C1 per il tratto Calco/Olginate. Lo stesso si sviluppa per la totalità in galleria tranne che nelle aree di svincolo al fine di permettere l’interconnessione al sistema della mobilità esistente. L’intervento è studiato per una realizzazione per lotti funzionali, i seguenti: Lotto disinnesto tangenziale Est / Cernusco Lombardo Merate, piattaforma tipo B; Lotto Cernusco Lombardone Merate / Calco Olgiate Molgora, piattaforma stradale tipo B; Lotto Calco Olgiate Molgora / Olginate, piattaforma stradale tipo C1. In particolare il nuovo asse viario interseca in galleria in comune di Osnago le linee ferroviarie Milano – Tirano e Milano – Bergamio, mentre sempre in galleria re interseca la linea ferroviaria Milano – Tirano nei comuni di Airuno ed Olginate. Sempre in comune di Osnago il nuovo asse viario sottopassa il torrente Molgora. Per quanto riguarda le preesistenze antropiche si evidenzia che in comune di Osnago si passa in galleria al di sotto del centro industriale di via della Tecnica, si evidenzia per completezza che altri importanti zone produttive non vengono interessati lungo l'intera tratta. Il tracciato stradale sempre in galleria sottopassa alcuni quartieri dei comuni di Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone e Val Greghentino mentre sono interessati gli interi centri abitati di Merate, Calco e Olgiate Molgora. Altro aspetto qualificate del tracciato è la compatibilità con l’attuale quadro viabilistico previsto dal vigente PTCP che il presente tracciato va a completare in quanto consente la completa interconnessione nei comuni di Calco Olgiate Molgora con quanto previsto lungo la direttrice ovest est. Il tracciato stradale proposto inoltre è stato studiato per non avere alcuna interferenza con il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Ecco il comunicato congiunto dell'Associazione Monte di Brianza e Legambiente Lecco contro il progetto della tangenziale nel meratese Associazione Monte di Brianza Novità clamorosa: ......una strada ! Abbiamo da poco appreso che il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato nel Programma Regionale di Sviluppo la proposta avanzata dai consiglieri regionali eletti per la provincia di Lecco di uno studio di fattibilità per il prolungamento della tangenziale da Usmate Velate fino ad Olginate. Anche se per ora il progetto resta sulla carta, l'intera operazione ha più che altro connotati di propaganda politica. Interessando in modo bi- partisan gli schieramenti politici, i rappresentanti eletti in regione sembrano voler dimostrare ai propri elettori di avere a cuore il territorio. Visto la prematurità della questione restiamo in attesa di saperne di più e magari di conoscere meglio i dettagli dell'intera operazione, astenendoci dall'entrare nel merito. Tuttavia non possiamo esimerci dall'esprimere alcune considerazioni. Intanto la proposta pecca certamente di originalità, poiché le strade sembrano essere l'unica risposta a bisogni, necessità e criticità di un territorio, che certamente vanno ben oltre dall'essere risolti da una strada stante la loro complessità. Visto il particolare momento storico che stiamo vivendo, segnato pesantemente da crisi e recessione in cui ogni giorno chiudono attività produttive e commerciali, e dove, di conseguenza, non c'è più nulla da trasportare, e dove la crisi ed il caro benzina costringono a far di conto, la Lombardia cosa tira fuori dal cilindro magico ? Una strada!! Ci saremmo aspettati che la tecnologica, evoluta, nonché regione-traino economica dell' Italia, si proponesse per un ripensamento serio e non demagogico sui temi della mobilità e, perché no, delle energie, dei modelli di sviluppo sostenibili, dei rifiuti, e molto altro ancora. La risposta invece è ancora di vecchio stampo, oltre che in controtendenza rispetto alle soluzioni adottate dai paesi vicini, e per di più in un territorio estremamente congestionato e che ha già pesantemente pagato pegno allo sviluppo e al cemento. Infatti gli ultimi scampoli di terreno ancora libero rappresentano tutto ciò che si è miracolosamente salvato dall'aggressione del furore edilizio. La risposta ripropone, e di fatto incentiva, il consunto modello di mobilità legato al trasporto su gomma, che tende a rispondere ai bisogni immediati procrastinando decisioni globali sul lungo periodo con la conseguenza inevitabile di saturare ulteriormente il territorio e di rendere necessarie altre strade. Tenendo anche conto delle ricadute negative per l'ambiente in termini di agenti inquinanti, riteniamo infatti che sia auspicabile un cambio di rotta per andare incontro a bisogni collettivi, all'insegna delle soluzioni compatibili con il momento storico che stiamo vivendo. Decisioni che per questo dovranno necessariamente puntare sul trasporto su rotaia secondo l'esempio di quanto sta accadendo in molti paesi europei a noi vicini. Progetti che dovranno comunque necessariamente essere compatibili con il territorio e l'ambiente nel rispetto della qualità della vita delle persone che vi abitano. Al di là della semplice valutazione delle proposte, chiediamo agli amministratori dei comuni interessati di considerare concretamente anche la possibilità di percorrere questa sorta di "terza via". In un territorio caratterizzato da un alto grado di mobilità individuale riteniamo infatti che la ferrovia possa essere la risposta adatta soprattutto se supportata dalla giusta e necessaria volontà politica di proporre soluzioni efficaci, anche se di certo non nuove. Perché l'interesse per il proprio territorio va oltre una semplice strada, c'è in ballo molto di più. C'è in ballo la dimostrazione che cambiare è possibile. E questa non è un'operazione edilizia. E' un'operazione culturale.

Associazione Monte di Brianza Franco Orsenigo
Legambiente - Circolo di Lecco Pierfranco Mastalli
"Il prolungamento della Tangenziale Est: un intervento fondamentale per la modernizzazione e lo sviluppo del nostro territorio"

E' questa la concorde risposta del Consigliere Regionale Mauro Piazza e dell'Assessore Provinciale Gianluca Bezzi alle recenti critiche mosse dall'Associazione Monte di Brianza e da Legambiente Lecco all'opera infrastrutturale che, grazie ad un voto bipartisan, il Consiglio Regionale ha inserito nel Programma Regionale di Sviluppo, dimostrazione che tale intervento è ben lungi dall'essere una soluzione vecchia e antiquata ma un intervento fondamentale per modernizzazione e lo sviluppo del nostro territorio.
"Registriamo che l'iter di previsione dell'opera in Provincia di Lecco procede speditamente grazie alla conduzione e all'impegno dell'Assessore Bezzi che ne è promotore. Reputo questa un'opera strategica per il territorio, anche dal punto di vista ambientale sarebbe bene evitare certe lunghe code nelle ore di punta, frutto di una condivisione della Provincia con tutti gli enti locali interessati al percorso. Le recenti critiche ambientaliste, queste si datate, non danno rispondenza alle necessità dei cittadini e alle criticità che la realtà dei fatti ci mostra tutti i giorni" dichiara il Consigliere Regionale Piazza.
Ci auguriamo, anche per non ripetere gli errori dovuti a logiche massimaliste che han fatto si che la Pedemontana sfuggisse dal nostro territorio per appiattirsi verso Milano, che questa occasione per il territorio non sfumi di nuovo per qualche vecchia concezione di sviluppo ambientale; ovviamente stiamo parlando di un'opera che vedrà un ampio sviluppo nel tempo della quale si deve ancora molto parlare e confrontarsi.
"Il nostro obiettivo - afferma l'Assessore provinciale al Territorio e Sviluppo Economico Gianluca Bezzi - è quello di agevolare l'iter amministrativo di questa importante infrastruttura. A tale fine l'opera è stata inserita nella revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che sarà oggetto di confronto nella conferenza per la valutazione ambientale strategica, prevista per l'11 ottobre prossimo e mi auguro che entro novembre il Consiglio provinciale possa adottare il Piano".
"Rinnovo- dice Piazza- la disponibilità di Regione Lombardia per iniziare a pianificare l'opera e dialogare per rispondere al meglio a questa criticità del territorio"


Mauro Piazza
Consigliere Regionale

Gianluca Bezzi
Assessore Provincia di Lecco
S.V.
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