Un braccialetto per identificare il paziente e, a breve, individuare subito tramite il colore la gravità del suo malanno. Anche il pronto soccorso dell'ospedale Mandic di Merate, già dotato da un paio di mesi di questo "strumento", raggiungerà a breve uno standard di qualità che consentirà al reparto di soddisfare i parametri valutativi richiesti dalla regione Lombardia per avere aderito al sistema di controllo della qualità e volti al miglioramento della sicurezza del paziente. In pratica con un braccialetto applicato al polso dell'utente al momento dell'accettazione sarà possibile riconoscere subito la persona senza che ci sia un parente a fare da tramite fornendo i dati o la stessa, magari affetta da qualche patologia senile, non sia in grado di fornirli. Sul cartellino si troveranno i dati identificativi del paziente e, prossimo step, il colore stesso del braccialetto farà da "cartina di tornasole" per la gravità della patologia, utilizzando le stesse "tinte" al momento del triage: bianco, verde, giallo e rosso. L'unico punto di domanda resta il rapporto tra privacy e necessità di identificazione. Se, infatti, la Sanità ha voluto nel corso degli anni abbandonare la prassi di identificare il paziente con un numero e non con il nome e il cognome resta da capire ora come fare a conciliare la tanto decantata privacy con l'esigenza del braccialetto.
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