
Il DG Mauro Lovisari
La presentazione del bilancio sociale ha fornito al dg Mauro Lovisari, accompagnato in sala stampa dal direttore amministrativo aziendale Roberto Pinardi, l'occasione per evidenziare non solo i punti di forza della realtà ospedaliera di cui è al vertice ma anche gli aspetti "critici" su cui "ci sarà da lavorare a fondo per quel che rimane del 2013 e nel 2014", aspetti che travalicano i "confini" dell'Azienda ospedaliera e fortemente interconnessi dunque con la struttura territoriale. Il primo e più saliente riguarda l'organizzazione dei pronto soccorso e il conseguente "aggiustamento" del servizio di guardia medica operato da personale dell'Asl.
"I ps scontano una gestione caotica degli ingressi" ha infatti dichiarato il dottor Lovisari, sapendo di avere in mano numeri concreti a supporto delle sue affermazioni. Ogni giorno, in Azienda, accedono infatti circa 300 pazienti alle cure dei Pronto Soccorsi di Lecco e Merate per un totale complessivo, solo nel 2012, di quasi 100.000 utenti. Per migliorare la gestione e la riduzione del tempo di attesa sia di categorie particolarmente fragili, sia di pazienti con problemi clinici di minore entità nel corso del 2012 al Manzoni e nei mesi scorsi al Mandic, sono stati attivati gli ambulatori destinati ai codici bianchi, attivi 6 ore al giorno per sette giorni la settimana. Ciò ha dunque consentito di ridurre l'attesa media, passata dai 179 minuti registrati nel 2011 a 103.
"Mi si potrà dire che sono ancora quasi due ore, troppe" ha affermato il dg.
"Ma sono casi che potrebbero essere trattati dalla guardia medica direttamente sul territorio se solo il servizio fosse ben organizzato". Riprendendo dunque una proposta già avanzata dall'ex ministro Balduzzi, Mauro Lovisari ha così spiegato come se l'Asl riuscisse a convincere i medici di medicina generale a associarsi, essi potrebbero garantire a rotazione il servizio ai cittadini presso poliambulatori dislocati sul territorio dalle 8.00 alle 20.00 lasciando poi "il posto" nelle ore notturne alla guardia medica in modo tale da avere un'efficace copertura "in loco" 24 ore su 24. Su queste nuove realtà potrebbero infatti far affidamento tutti coloro che attualmente si rivolgono al pronto soccorso e vengono etichettati come codici bianchi o "verde chiaro" ha proseguito il dg dell'Ao, determinato nel dichiarare infine, a supporto del suo ragionamento e in aperta polemica con determinati operatori dall'Asl autori di dichiarazioni circa la presunta mancanza di igiene nelle stanze a loro destinate al Manzoni:
"la guardia medica non è studiata per essere stanziale negli ospedali ma per lavorare sul territorio".
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