Mauro Lovisari e Roberto Pinardi
Il Bilancio si compone, quindi, di tre grandi capitoli. Il primo è dedicato all'identità aziendale e tratta i cenni storici degli ospedali di Lecco, Merate e Bellano, i principi ispiratori e la missione, il contesto territoriale (in cui vengono citati tutti i poliambulatori e i nosocomi dell'azienda), l'assetto istituzionale (con l'elencazione di tutti gli Organi e gli Organismi aziendali, dei Presidi e i Dipartimenti sanitari) e, per concludere, un paragrafo è dedicato interamente al Comitato Etico. La seconda parte riguarda, invece, il rendiconto economico. Da questo capitoloemerge, tra gli altri dati,come durante lo scorso anno siano stati 31.000 i dimessi e 250.000 le giornate di degenza impegnate e come circa il 70% dell'attività di ricovero siastata garantita dalle specialità di base: Area Materno-Infantile, Medica e Chirurgica. Per quanto riguarda le attività ambulatoriali, dal rapporto risulta che sono state effettuate 833.500 prestazioni diagnostiche e 2 milioni di esami di laboratorio.Patrizia Monti e Antonio Urti
Passando al Pronto Soccorso,nel 2011 gli accessi sono stati 102.600, di cui 20.000 pediatrici. Sempre in questa sezione del documento ci si sofferma, poi, sull'utenza,che viene classificata per genere, età e nazionalità. Il terzo capitolo è intitolato Relazione Sociale e ha come oggetto principale gli stakeholders (portatori d'interesse) quali i dipendenti, i pazienti, gli enti e le istituzioni, i fornitori, i partner, le associazioni e il terzo settore. Proprio su quest'ultimo argomento è intervenuto il direttore amministrativo Roberto Pinardi, il quale ha evidenziato come "dal Bilancio risulti che la stragrande maggioranza dei dipendenti sia di genere femminile e che l'età media dell'organico sia relativamente giovane. Buona parte del personale - ha proseguito - si trova, infatti, nella fascia compresa tra i 29 e i 49 anni, età che probabilmente sarà destinata a salire nei prossimi anni a causa dei tagli e dello spostamento dell'età di pensionamento". A far emergere dal documento altri dati importanti ci ha pensato, poi, il direttore sanitario Patrizia Monti. "Molto interessante - ha affermato - è la parte riguardante la tipologia dei pazienti. Ad esempio emerge come la maggior parte degli utenti stranieri siano di nazionalità rumena e albanese e come il 30% dei parti riguardi persone di nazionalità non italiana. Si può, inoltre, notare che le donne sono più propense a effettuare periodici controlli ambulatoriali, mentre gli uomini tendono a farsi visitare quasi esclusivamente in caso di forte malore, rivolgendosi più spesso al Pronto Soccorso". Il Bilancio Sociale sarà presto distribuito agli stakeholders con allegato un questionario di valutazione del documento.