Finalmente dopo anni di discussioni un progetto che ha convinto tutti i membri della commissione giudicatrice, l'abbiamo. Forse non lo vedremo mai realizzato. Ma l'intento dell'intero concorso di idee "MeratemenTre" per dare un'ipotetica fisionomia alla tanto ventilata quando sempre rimasta fantomatica Cittadella della salute era un altro:
"volevamo capire cosa potrebbe accadere in quell'area" ha spiegato il sindaco Andrea Robbiani introducendo i vincitori del bando e ammettendo come effettivamente, grazie ai dieci progetti presentati,
"la nebbia iniziale si è diradata". Una scelta questa che ha portato in città l'ingegno e la fantasia di decine di architetti professionisti e di neolaureati, desiderosi solo di cimentarsi in qualcosa di grande e concreto.

A sinistra il sindaco Andrea Robbiani
Apertosi, con la pubblicazione del bando la scorsa primavera, il concorso è dunque stato celebrato, nella serata di venerdì 24 febbraio, con la premiazione ufficiale dei suoi vincitori, atto che ha quindi chiuso la prima fase di un percorso a ostacoli che potrebbe portare alla riorganizzazione non solo dell'area dell'ospedale ma anche di buona parte della città, creando collegamenti viabilistici e andando a valorizzare, unendoli tra loro, gli assi di Merate: quello storico est-ovest lungo Via Sant'Ambrogio - Via cerri - Frazione Novate e quello naturale nord-sud che parte dall'Osservatorio astronomico fino al comprensorio scolastico di Via del Lodovichi col collegamento al Parco Agricolo Urbano della zona sud.

Da sinistra Cristina Clementi dirigente dell'AO di Vimercate, il vicesindaco Massimiliano Vivenzio, l'assessore
Andrea Massironi, l'assessore provinciale Antonio Conrater e Fabrizio Limonta dell'ASL
"E' stato un percorso difficile ma estremamente sfidante ed entusiasmante" - ha affermato il primo cittadino meratese dinnanzi ad una platea in cui sedevano tra gli altri anche il consigliere regionale Stefano Galli e l'assessore provinciale Antonio Conrater -
"Ora è necessario stendere un accordo di programma con l'Azienda ospedaliera e l'Asl per definire gli step di carattere operativo. Si lavorerà per costruire un master plan che porti ad un progetto mix tra quelli presentati per il concorso di idee e quelli elaborati dal pool che lavorerà fattivamente a questo intervento. Chiaramente ora dovremo muoverci per cercare i finanziatori e gli investitori che credano in questo progetto e in grado di camminare verso un project financing". 
Mauro Lovisari e Patrizia Monti
Comincerà dunque ora la seconda fase, volta a dare valenza funzionale e economica alla Cittadella, esaltando quelle che Robbiani ha definito "alcune idee brillanti" proposte dai progettisti che si sono lanciati nella non facile sfida di dare una nuova veste, non solo estetica ma anche operativa, ad un'area che presenta
"carenze strutturali" e una certa
"disomogeneità anche dal punto di vista dei fabbricati esistenti" come sostenuto dall'assessore Massimo Panzeri, impegnano in prima persona nel progetto così come il collega Andrea Valli, il primo cittadino stesso e gli uffici competenti con l'architetto Dario Ronchi, numero uno del settore tecnico, nominato presidente della giuria selezionata appositamente per valutare gli elaborati proposti.

Il sindaco Andrea Robbiani e gli assessori Massimo Panzeri e Andrea Valli
"Per Merate, il concorso di idee, rappresenta una novità assoluta" - ha poi proseguito il responsabile dell'assessorato ai lavori pubblici -
"ma si tratta di uno strumento che, all'estero, è stato utilizzato e apprezzato per la riqualificazione di grosse aree". Attraverso dunque questo strumento sono state raccolte idee progettuali che ora
"dovranno essere portate avanti con il territorio" ha sostenuto il sindaco Robbiani assicurando che
"l'amministrazione di Merate farà la sua parte ma dobbiamo tener presente che ormai siamo una conurbazione da 60.000 abitanti dove i confini tra comuni sono stati annullati, siamo un territorio unico composta da 100.000 persone se consideriamo anche il casatese. Mi aspetto l'aiuto degli altri attori, dell'Azienda Ospedaliera, dell'Asl, della Regione e della Provincia". 
Da destra il consigliere Stefano Galli, il direttore generale Mauro Lovisari, il maresciallo capo Edonio Pecoraro,
il sindaco di Verderio Inferiore Alessandro Origo, il consigliere Luciano Marsoni e Giorgio Rughetto
Ad ascoltare l'appello del borgomastro meratese, però, in sala vi erano solo due colleghi (Alessandro Origo di Verderio Inferiore e Adele Gatti di Airuno, a capo anche del Distretto). Presenti invece Fabrizio Limonta, direttore del dipartimento programmazione, acquisto e controllo dell'Asl (in sostituzione del direttore Votta), il dg dell'Ao della Provincia di Lecco Mauro Lovisari accompagnato dal direttore sanitario aziendale Patrizia Monti (rappresentante del settore socio-sanitario all'interno della giuria del concorso) e da una delegazione di tutto rispetto del San Leopoldo Mandic con il direttore amministrativo di presidio Giacomo Molteni, i primari Massimo Vanoli (medicina), Giuseppe Minnici (ortopedia), Giovanni Buonocore (pronto soccorso), Rodolfo Milani (radiologia), il responsabile dei tecnici Cristiano Spreafico, il chirurgo Carla Magni.

Mauro Lovisari ha così parlato di un "
progetto che man mano ha acquisito il peso che merita" ribadendo ancora una volta come non vi siano
"dubbi che questa direzione generale ha voglia di investire su Merate. Credo che la composizione di questi progetti sia conclusione di un percorso iniziato dall'amministrazione ma supportato dal sottoscritto e anche dall'Asl. Tutti abbiamo a cuore il benessere del cittadino e la facilitazione dei servizi. Non posso che esprimere la soddisfazione per il fatto che le cose siano andate avanti veloci, alla lombarda, senza sprechi di tempo e risorse, dimostrando praticità e entusiasmo. Ora arriva la parte più difficile, occorre trovare il capitale di rischio, qualcuno che investa sulla Cittadella. Io credo fermamente che la città di Merate si meriti questo ospedale e questo ospedale si merita questo tipo di sanità. Sono contento quanto tutti sono contenti".
Da sinistra Carla Magni, il sindaco Adele Gatti di Airuno, Giovanni Buonocore e Giacomo Molteni

Da sinistra Cristiano Spreafico, Giuseppe Minnici e Rodolfo Milani
Da parte sua, il rappresentante dell'Asl, Fabrizio Limonta, ha ricordato come vi sia "una
presenza dei servizi Asl massiccia a Merate e nel meratese" e come quindi
"l'interesse dell'azienda rispecchia dunque l'esigenza dei cittadini". Anch'egli poi, ha sottolineato la necessità di reperire ora i fondi necessari, "il pellegrinaggio" per trovare investitori per usare il termine scelto dal sindaco Robbiani.

Terminati i discorsi ufficiali, la serata è continuata con la premiazione dei vincitori e dunque degli architetti Maddalena Buffoli (prima classificata con il suo gruppo di lavoro), Federico Pella (secondo) e Elisabetta Ginelli per il raggruppamento temporaneo di professionisti denominato Emme3 (terzi).
I pannelli espositivi, creati per presentare i tre progetti più apprezzati, saranno nei prossimi giorni installati nella hall del Mandic per permettere anche ai suoi utenti di "fantasticare" su quello che potrà essere il futuro del "loro" ospedale e della città.
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