
Il terzo progetto, che ha ricevuto un punteggio di 77 e un corrispettivo di 1.500 euro, è stato quello redatto dal raggruppamento temporaneo EMME3 di Lesmo, capogruppo architetto Elisabetta Ginelli. Il giudizio sintetico proposto dalla giuria è stato il seguente:
"struttura una proposta articolata intorno ad obiettivi coerenti con le richieste del bando, approfondendo il tema della integrazione tra elementi urbani e valori ambientali". "Si è trattato di un progetto molto stimolante" ha spiegato l'arch. Ginelli
"nel quale oltre al polo dell'ospedale abbiamo cercato di individuare anche un altro polo che fosse dedicato alla cittadinanza e alla socialità. Merate è una città ricca di associazioni e di possibilità. Abbiamo pensato a una piazza attrezzata per attività differenziate, sviluppando legami verdi per la messa a sistema di tutto il territorio. Ci siamo avvicinati alle persone, abbiamo chiesto dei pareri, fatto incontri con i dirigenti dell'ospedale, messo in campo relazioni importanti".


Il primo passo di questo progetto è stato dunque l'ascolto e la conoscenza del territorio. Poi è stata la volta dei rilievi e la verifica delle prime considerazioni tratte. A seguire l'interpretazione che di volta in volta veniva verificata in loco dei rilievi e infine la messa in relazione con una visione più ampia. Riassumendo le tematiche sviluppate sono state tre: la cura (quale funzione dell'ospedale), la terapia (nel rapporto con la città) e l'accoglienza (con l'inserimento dell'ospedale sull'asse storico).

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