
Il primo classificato è stato l'elaborato presentato dall'architetto Maddalena Buffoli di Milano, con la collaborazione di un gruppo di giovani laureati, che ha raccolto 93 punti e un premio di 8mila euro. La giuria lo ha ritenuto il migliore poiché
"approfondisce il tema dell'integrazione tra componenti naturalistiche e il tessuto insediativi esistente, dando vita ad una nuova polarità urbana; affronta in modo adeguato il tema del dimensionamento degli edifici in relazione all'esistente e alla fattibilità futura". "L'obiettivo principale" ha spiegato l'architetto Buffoli
"è stato quello di pensare all'ospedale con un'idea di struttura non solo per la cura ma anche aperta a coloro che sono sani poiché l'ospedale è una struttura per la città e che si integra con essa. Lo scopo è stato quello di far rinascere la socialità e far diventare quest'area un nuovo polo. La prima fase ha previsto un'attenta valutazione dell'esistente, dunque dell'area scolastica, delle strutture religiose, dei centri commerciali. Poi si è proceduto valorizzando il presidio come una nuova polarità da affiancare al centro storico, dunque ripensando la pavimentazione, creando delle pensiline, immaginando una parte pedonale su un unico lato della strada, offrendo anche degli spazi espositivi per i giovani, asili nido per i dipendenti e per la città. Abbiamo ripensato a spazi pubblici all'aperto e indoor, creando un asse orizzontale culturale che si incrocia con quello verde verticale. Il progetto ha tentato di ricucire la trama urbana, riallacciando la naturalità delle aree verdi e creando una serie di funzioni (mense e asili nido) fruibili anche dalla comunità esterna, vicina all'ospedale". 

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